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INFORMAZIONI E SEGNALAZIONI
che è caratterizzato da processi cognitivi non rigidamente codificati, ma basati su
un’attenta riflessione, analisi dei contesti e capacità di giudizio autonomo.
Queste abilità dunque, non solo sono difficili da replicare con l’IA, ma sono
anche fondamentali per gestire interazioni e dinamiche umane, in modo efficace.
3.1 Il Pensiero Critico come particolare vantaggio competitivo unico
Il pensiero critico rappresenta una delle competenze più complesse e distin-
tive dell’essere umano e si basa su capacità cognitive che integrano tra loro analisi,
valutazione, riflessione e sintesi in un contesto ampio, complesso e spesso ambi-
guo. L’intelligenza artificiale (IA), fonda le proprie capacità, sul ragionamento
computazionale e ripetitivo, di contro, il pensiero critico richiede una flessibilità
cognitiva che consente all’essere umano di adattarsi a contesti mutevoli e di for-
mulare giudizi autonomi in base a variabili non prevedibili .
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Le neuroscienze evidenziano che il pensiero critico, è supportato da una
rete neurale complessa e interconnessa, che include la corteccia prefrontale e il
sistema frontoparietale, responsabili della gestione di compiti di alto livello, come
la pianificazione, la regolazione emotiva e la valutazione delle informazioni .
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L’attività sinergica di queste aree cerebrali, è considerata fondamentale, per la
coordinazione delle informazioni complesse e conseguentemente per il giudizio
critico e consente un’analisi multidimensionale, non raggiungibili dalle attuali
tecnologie IA, che restano ancora assai limitate, nella comprensione e nella rispo-
sta correlate a contesti complessi e sfaccettati.
recenti ricerche condotte da Jung e Haier dimostrano che il pensiero critico
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implica sia il coinvolgimento della corteccia prefrontale, ma anche la gestione della
memoria episodica e della gestione delle esperienze passate, inoltre hanno esplorato
il modo in cui, l’interazione tra queste aree favorisca un ragionamento non lineare,
basato su associazioni tra conoscenze pregresse e nuove informazioni; un elemento
chiave per la risoluzione di problemi complessi e per lo sviluppo del pensiero critico.
Queste connessioni strutturali e funzionali, consentono al cervello di adattarsi rapi-
damente a nuove informazioni, formulando risposte flessibili e contestuali.
Infine, il pensiero critico è particolarmente rilevante nell’esercizio della lea-
dership, in cui diventano estremamente necessarie, forti abilità di pensiero critico
12 Ibidem.
13 W. Uhlhaas, W. Singer, neural Synchrony and the unity of Mind, Cambridge, MIT Press, 2020,
pp. 135-147.
14 r. E. Jung, r. J. Haier, The Parietal-Frontal Integration Theory (P-FIT) of Intelligence: Converging
neuroimaging Evidence, New York, Cambridge University Press, 2019, pp. 215-232.
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