Page 200 - Rassegna 2025-1
P. 200

INFORMAZIONI E SEGNALAZIONI




             che è caratterizzato da processi cognitivi non rigidamente codificati, ma basati su
             un’attenta riflessione, analisi dei contesti e capacità di giudizio autonomo.
             Queste abilità dunque, non solo sono difficili da replicare con l’IA, ma sono
             anche fondamentali per gestire interazioni e dinamiche umane, in modo efficace.

             3.1 Il Pensiero Critico come particolare vantaggio competitivo unico
                  Il pensiero critico rappresenta una delle competenze più complesse e distin-
             tive dell’essere umano e si basa su capacità cognitive che integrano tra loro analisi,
             valutazione, riflessione e sintesi in un contesto ampio, complesso e spesso ambi-
             guo. L’intelligenza artificiale (IA), fonda le proprie capacità, sul ragionamento
             computazionale e ripetitivo, di contro, il pensiero critico richiede una flessibilità
             cognitiva che consente all’essere umano di adattarsi a contesti mutevoli e di for-
             mulare giudizi autonomi in base a variabili non prevedibili .
                                                                    12
                  Le neuroscienze evidenziano che il pensiero critico, è supportato da una
             rete neurale complessa e interconnessa, che include la corteccia prefrontale e il
             sistema frontoparietale, responsabili della gestione di compiti di alto livello, come
             la pianificazione, la regolazione emotiva e la valutazione delle informazioni .
                                                                                       13
             L’attività sinergica di queste aree cerebrali, è considerata fondamentale, per la
             coordinazione delle informazioni complesse e conseguentemente per il giudizio
             critico e consente un’analisi multidimensionale, non raggiungibili dalle attuali
             tecnologie IA, che restano ancora assai limitate, nella comprensione e nella rispo-
             sta correlate a contesti complessi e sfaccettati.
                  recenti ricerche condotte da Jung e Haier  dimostrano che il pensiero critico
                                                        14
             implica sia il coinvolgimento della corteccia prefrontale, ma anche la gestione della
             memoria episodica e della gestione delle esperienze passate, inoltre hanno esplorato
             il modo in cui, l’interazione tra queste aree favorisca un ragionamento non lineare,
             basato su associazioni tra conoscenze pregresse e nuove informazioni; un elemento
             chiave per la risoluzione di problemi complessi e per lo sviluppo del pensiero critico.
             Queste connessioni strutturali e funzionali, consentono al cervello di adattarsi rapi-
             damente a nuove informazioni, formulando risposte flessibili e contestuali.
                  Infine, il pensiero critico è particolarmente rilevante nell’esercizio della lea-
             dership, in cui diventano estremamente necessarie, forti abilità di pensiero critico



             12  Ibidem.
             13  W. Uhlhaas, W. Singer, neural Synchrony and the unity of Mind, Cambridge, MIT Press, 2020,
               pp. 135-147.
             14  r. E. Jung, r. J. Haier, The Parietal-Frontal Integration Theory (P-FIT) of Intelligence: Converging
               neuroimaging Evidence, New York, Cambridge University Press, 2019, pp. 215-232.

             198
   195   196   197   198   199   200   201   202   203   204   205