Page 45 - Numero Speciale 2024
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LA BANDA CARUSO E LA LIBERAZIONE DI ROMA
che il Fronte Militare Clandestino determinò di distribuire i Carabinieri in tre distinti
settori nei quali ciascun reparto avrebbe avuto un suo compito ben determinato, dal
ricostituire i comandi dell’Arma, a presidiare i palazzi istituzionali, a svolgere nuova-
mente servizio d’istituto e ancora ad evitare azioni criminali nella difficile fase di tra-
passo dall’abbandono della capitale da parte tedesca, sino all’ingresso degli Alleati.
In questo modo, mentre i Carabinieri del raggruppamento territoriale si orga-
nizzarono in base alla suddivisione in settori, il generale Caruso rimase in contatto
con il comandante del gruppo dei settori, il generale di divisione Lorenzo Caratti,
allo scopo di garantire la migliore predisposizione del dispositivo .
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La necessità di informare tutto il personale rese necessario un ordine di
operazioni in modo tale da chiarire il dispiegamento di tutto il FCRC. Gli obiet-
tivi assegnati erano i due comandi di legione, quello di Roma per il raggruppa-
mento territoriale (la caserma di San Lorenzo in Lucina) e quello della legione
Lazio per il raggruppamento mobile (caserma Giacomo Acqua).
Tale raggruppamento avrebbe avuto la responsabilità di disporre alcune
squadre a ridosso dei ponti allo scopo di evitare la possibile distruzione da parte
delle truppe tedesche in ritirata. Tuttavia, vi era ancora necessità di mettere a punto
alcune questioni tra i generali Caruso e Caratti per garantire il perfetto riavvio del
servizio d’istituto in attesa dell’arrivo del contingente al seguito degli Alleati.
Negli ultimi giorni di presenza nazi-fascista nella Capitale continuavano le
retate dei fascisti soprattutto. Di fatto, crolla pressoché al completo il Comando del
Centro militare; cinque generali sono catturati fra cui Odone e Caruso: quest’ultimo è selvag-
giamente torturato ma riesce a salvare la rete clandestina dei carabinieri che fanno capo a lui,
ingoiando i documenti compromettenti .
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In effetti, il 29 maggio verso le ore 13 presso una trattoria in via Attilio
Regolo i due generali Caratti e Caruso furono catturati dalla polizia fascista
insieme al capitano Giorgio Geniola .
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In parallelo, non si verifica il temuto ingresso dei tedeschi in Laterano che
avrebbe violato la extra-territorialità della Santa Sede. Esso si connette al dramma-
tico arresto del generale Odone, avvenuto una settimana fa in circostanze tragiche (due ex
carabinieri uccisi in piazza della Libertà): arresto che ha dato in mano ai tedeschi le fila del-
l’organizzazione militare creata intorno al generale Bencivenga .
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13 Fronte Clandestino di Resistenza di Roma e suo territorio. Organizzazione dei carabinieri
Reali - Ufficio Stralcio, L’Arma cit., p. 36.
14 Romano Battaglia, Storia della Resistenza italiana, Torino, Einaudi, 1964, p. 320.
15 Fronte Clandestino di Resistenza di Roma e suo territorio. Organizzazione dei carabinieri
Reali - Ufficio Stralcio, L’Arma cit., p. 38.
16 Ivanoe Bonomi, Diario di un anno (2 giugno 1943 - 10 giugno 1944), Milano, Garzanti, 1947, pp.
190-191, citato in R. Battaglia, Storia cit., p. 321.
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