Page 27 - Numero Speciale 2024
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I CARABINIERI ALLE FOSSE ARDEATINE E IL RUOLO NELLA RESISTENZA
ha portato l’Italia a consumare il “tradimento” nei confronti del Reich. Il generale
Angelo Cerica, comandante dei carabinieri, che nel dopoguerra diventerà senatore
della Dc, è stato infatti uno dei protagonisti della congiura contro il duce, affidando
l’incarico di arrestarlo a due uomini di fiducia: il tenente colonnello Giovanni
Frignani e il capitano Raffaele Aversa. Entrambi moriranno alle Ardeatine, assieme
al tenente Genserico Fontana, che è stato per qualche settimana il carceriere di
Mussolini a Campo Imperatore, sul Gran Sasso, fino al colpo di mano dei paraca-
dutisti tedeschi, che il 12 settembre hanno liberato il dittatore per metterlo a capo
della Repubblica di Salò.
I tedeschi, inoltre, non si fidano dei Carabinieri, che hanno combattuto
contro di loro a Roma nella battaglia dopo l’armistizio e a Napoli nelle Quattro
Giornate, e vogliono avere le mani libere in vista della razzia degli ebrei nella
Capitale, e che non a caso sarà pianificata il 16 ottobre, dopo il loro disarmo. Lo
stesso Herbert Kappler, capo delle SS, che ha tra i suoi nemici giurati Manfredi
Talamo, un ufficiale dei Carabinieri che poi finirà alle Fosse Ardeatine, in un
telex inviato a Berlino il 20 settembre evidenzia che L’opposizione al potere tedesco
in Roma diventa sempre più palese. Gli amici della Germania segnalano il crescente odio dei
carabinieri, che sono la fonte di quasi tutta l’animosità contro i tedeschi .
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2. Il 7 ottobre e la nascita del Fronte clandestino di resistenza dei
Carabinieri
Il punto di svolta è il 6 ottobre 1943, quando il ministro della difesa nazio-
nale della Rsi, il Maresciallo Rodolfo Graziani, su proposta di Kappler (che la
rivendica in un altro telex a Berlino) e con l’avallo di Mussolini (che il 10 ottobre in
una lettera a Claretta si vanta di averli disarmati e concentrati per una severa lezione )
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e di Kesselring, ordina il disarmo e la consegna in caserma di tutti gli ottomila
Carabinieri in servizio a Roma, a causa della loro inefficienza numerica, morale e com-
battiva, da attuarsi la mattina seguente .
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Il 7 ottobre, pertanto, uomini della Pai, paracadutisti tedeschi, SS e
Camicie nere dei battaglioni Mussolini circondano le principali caserme, anche
se la gran parte dei militari dell’Arma, fiutato il pericolo, si è già data alla mac-
chia, spesso portando le armi con sé.
3 Mario J. Cereghino (a cura di), L’Italia del ’43 nei telegrammi nazisti (Roma-Berlino, luglio-novembre),
National Archives, Kew Gardens, Surrey, Gran Bretagna, 2007, p. 25, https://www.museo-
badoglio.altervista.org, ultima consultazione 3 marzo 2024.
4 Benito Mussolini, A Clara. Tutte le lettere a Clara Petacci. 1943-1945, Milano, Mondadori, 2011, pp. 73-77.
5 Sulla vicenda si veda Anna Maria Casavola, 7 ottobre 1943. La deportazione dei Carabinieri romani
nei Lager nazisti, Roma, Studium, 2008 e, della stessa autrice, Carabinieri tra resistenza e deporta-
zioni. 7 ottobre 1943 - 4 agosto 1944, Roma, Studium, 2021.
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