Page 26 - Numero Speciale 2024
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I CARABINIERI DEL 1944 - IL REGNO D’ITALIA



                  The victims were soldiers and civilians and belonged to all political parties and social
             classes, from aristocrats to poor people who came to the city to make ends meet and survive
             poverty. They were clerks, clerks, traders, lawyers, professors, students, soldiers, street vendors,
             artisans, farmers, shepherds, workers.
                  Among the martyrs, there are many soldiers, mostly framed in the Fronte militare clan-
             destino (clandestine military front) led by Giuseppe Montezemolo, but also present in political
             formations,  and  twelve  men  of   the  Army:  six  officers,  three  NCOs  and  three  simple
             Carabinieri, all decorated with gold medal for military valor to memory. A high number, jus-
             tified by the deep aversion of  fascists and Nazis towards the Carabinieri, linked to the Savoy,
             protagonists in the previous months of  the arrest of  Mussolini and converged, after the forced
             disarmament of  7 October 1943, in the clandestine military front of  the Carabinieri, com-
             manded by General Filippo Caruso.
                                             !

             SOMMARIO: 1. Introduzione. - 2. Il 7 ottobre e la nascita del Fronte clandestino di resisten-
                       za dei Carabinieri. - 3. Via Rasella e la rappresaglia. - 4. La storia delle vittime.
                       - 5. I Carabinieri.

             1.  Introduzione
                  Tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945 la storia dei Carabinieri s’intrec-
             cia a filo doppio con quella della Resistenza e ne scrive pagine importanti, spes-
             so dimenticate. Il ruolo e la partecipazione dell’Arma alla guerra di Liberazione
             risultano evidenti anche dal tributo di sangue versato il 24 marzo 1944 a Roma,
             alle Fosse Ardeatine .
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                  Dopo  l’armistizio,  il  corpo  dei  Carabinieri  vive  vicende  travagliate.
             All’esultanza dei primi giorni, in Italia come all’estero (Ufficiali di ogni arma e grado
             -  si  legge  nel  diario  del  maresciallo  dei  Carabinieri  Concetto  Ciarapica  a
             Sebenico - si sono abbandonati a spari di arma da fuoco e hanno rovesciato tavoli nei pub-
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             blici esercizi in segno di gioia») , seguono i guai per l’Arma. Con il ritorno di Benito
             Mussolini al potere, la Repubblica Sociale Italiana (Rsi) si pone il problema del
             che  fare  dei  Carabinieri,  malvisti  dai  fascisti  e  dai  nazisti  per  il  tradizionale
             distacco che hanno sempre mantenuto nei confronti del regime fascista e per il
             forte legame con la monarchia e i Savoia.
                  Sull’Arma, ai loro occhi, grava anche la “colpa” di aver materialmente esegui-
             to l’arresto di Mussolini, avviando quel processo che tra il 25 luglio e l’8 settembre

             1    Le loro biografie complete sono ricostruite in Mario Avagliano, Marco Palmieri, Le vite spez-
                  zate  delle  Fosse  Ardeatine.  Le  storie  delle  335  vittime  dell’eccidio  simbolo  della  Resistenza,  Torino,
                  Einaudi, 2024.
             2    Archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, Commissione Leopoli, b. 9.

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