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STUDI MILITARI




                  Il principio di legalità presuppone che la normativa nazionale che regola lo
             specifico ambito sia conforme al diritto internazionale, che sia chiara e accessi-
             bile a tutti e che la forza non venga mai utilizzata dalle F.o. a scopo punitivo.
             Inoltre, potranno essere utilizzati solo equipaggiamenti autorizzati dalle compe-
             tenti autorità statali, le cui condizioni di utilizzo dovranno essere espressamente
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             disciplinate al fine di ridurre al minimo il rischio di lesioni . Il principio di precau-
             zione postula che le operazioni e le azioni delle F.o. devono essere pianificate e
             condotte adottando tutte le precauzioni necessarie per prevenire o almeno limi-
             tare il ricorso alla forza da parte delle F.o. e per ridurre al minimo la gravità dei
             danni collaterali. Per questo motivo, gli appartenenti alle F.o. dovrebbero ritardare
             il contatto diretto o il coinvolgimento con i manifestanti se ciò possa rendere
             meno probabile la necessità di usare la forza o il rischio di esiti violenti. Da ciò
             discende che la formazione degli agenti, la loro attrezzatura protettiva e una
             gamma  appropriata  di  armi  non  letali,  rappresentano  misure  precauzionali
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             essenziali se si vogliono prevenire danni inutili o eccessivi .
                  Il principio di necessità presuppone che gli agenti delle F.o. possono usare la
             forza  solo  quando  strettamente  necessario  e  solo  nella  misura  richiesta  per
             l’adempimento del loro dovere, quando cioè non appaia efficace alcuna altra
             opzione.  Quando  ciò  diventa  inevitabile,  deve  essere  utilizzata  solo  la  forza
             minima necessaria, che deve cessare nel momento in cui non sia più indispen-
             sabile . Il principio di proporzionalità impone che il tipo e il livello della forza uti-
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             lizzata e il danno che può ragionevolmente conseguirne, devono essere propor-
             zionati alla minaccia da affrontare .
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                  In alcun modo la forza, sebbene con armi non letali, può essere utilizzata
             contro chi resiste passivamente, sugli astanti, sui passanti, sul personale medico
             e sui giornalisti .
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                  Il  principio  di  non  discriminazione  prevede  che  nello  svolgimento  dei  loro
             compiti, gli agenti delle F.o. non devono discriminare alcuna persona sulla base
             di razza, etnia, colore, sesso, orientamento sessuale, lingua, religione, opinioni


             12   Ivi, § 2.4 e 2.5.
             13   Ivi, § 2.6.
             14   Ivi, § 2.8 e 2.9.
             15   L’intervento di polizia deve essere modulato sulla base del cosiddetto “Indice di Azione”,
                  ovvero il protocollo operativo di progressione dei possibili livelli di reazione da parte del-
                  l’operatore, graduati in base alla pericolosità crescente della situazione da affrontare. Il dia-
                  logo,  l’allontanamento  del  sospetto,  il  controllo  meccanico,  l’impiego  di  nuovi  strumenti
                  difensivi, la forza letale. Cfr. Pubblicazione P-11/2008 del Comando Generale dell’Arma dei
                  Carabinieri relativa ai Procedimenti d’azione per i militari dell’Arma dei Carabinieri nei servizi d’isti-
                  tuto, p. 2.1.
             16   Guida Attiva alle armi non letali, cit., § 2.10.

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