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STUDI MILITARI





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                               Testimonianza del colonnello Antonio Caterino
                         (all’epoca capitano, capo team comando provinciale Charlie)
               In occasione del Corso di Istituto, frequentato presso la Scuola Ufficiali nel 2008, ho preso
               parte attiva all’esercitazione intercorso e multidisciplinare, protrattasi per più giorni, deno-
               minata “Aurelia 2008”.
               Nel ruolo di Comandante Provinciale, sono stato incaricato di affrontare più eventi di ser-
               vizio, in relazione ai compiti di istituto connessi con quel livello ordinativo. L’esperienza del
               momento, particolarmente formativa, mi ha posto in relazione con gli altri Frequentatori dei
               Corsi in atto presso la Scuola Ufficiali, consentendomi di trasferire alcune lezioni apprese
               durante il servizio sino a quel momento prestato, di avere contezza dei notevoli progressi
               dell’offerta formativa della Scuola rispetto al periodo in cui ero stato Ufficiale Frequentatore
               (96-99) e di sperimentare alcune delle problematiche di gestione che avrei incontrato negli
               anni successivi di servizio.
               In sostanza, quelle ore di esperienza hanno rappresentato per me una “miniera d’oro”, per
               quel che concerne la relazione interpersonale con Ufficiali di più generazioni, la condivisio-
               ne/collaborazione con i miei colleghi del Corso di Istituto (impegnati in altri incarichi in
               ambito provinciale, nell’ambito dell’esercitazione) e l’esame delle più soluzioni possibili -
               valutate da altri gruppi di lavoro - rispetto alla medesima situazione. Quell’occasione di
               arricchimento, caratterizzata dal livello assolutamente realistico delle attivazioni, dalla fedeltà
               delle dinamiche di relazione orizzontali e verticali all’effettiva trama dei rapporti gerarchici
               che si stabiliscono nel corso del servizio (così come ho effettivamente riscontrato negli anni
               a venire) e dal supporto pieno e costante delle Cattedre, mi ha ben fatto percepire l’impor-
               tanza che l’Istituzione stava conferendo alla formazione, anche in termini esperienziali.

                          Testimonianza del tenente colonnello Rolando Tommasini
                              (all’epoca tenente, capo team compagnia Alpha)
               L’esercitazione è arrivata alla fine di un quinquennio che ha lasciato un segno indelebile in
               ognuno di noi: ci siamo arruolati, neodiplomati, senza avere un’idea concreta e ben definita
               di cosa fosse l’Arma, per uscire dalla Scuola Ufficiali, da Tenenti, ansiosi di abbandonare i
               banchi e cimentarci con la vita, ognuno sperando di raggiungere le soddisfazioni che si è
               immaginato,  seguendo  le  proprie  specificità  ed  inclinazioni  professionali.  L’esercitazione
               “Aurelia 2008” è stato un passo importante nel mettersi alla prova tra pari, senza un Capo,
               con il piacere di poter, ognuno, dire la sua, ma con la difficoltà, allo stesso tempo, di dover
               trovare una sintesi per addivenire ad una decisione. Ed è esattamente quello che spesso acca-
               de nei Reparti, tra colleghi, visto con non sempre il Comandante è presente, o non abbiamo
               il tempo per chiamare “l’aiuto da casa”: è importante ascoltare, farsi consigliare, ma poi una
               scelta va assunta. Ricordo anche la presenza rassicurante e contemporaneamente austera
               degli Ufficiali frequentatori del Corso d’Istituto, che non hanno fatto mancare, giustamente,
               le linee di indirizzo ed i commenti, anche esortativi: né più, né meno di quello che poi accade
               nella realtà, dove devi imparare da chi ha maggiore esperienza e anzianità ma, al contempo,
               devi saper gestire l’entusiasmo giovanile anche in situazioni complesse.



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