Page 148 - Rassegna 2024-4_1
P. 148

SCIENTIAE




                  Questo perché sono altamente suscettibili alla soggettività e possono esse-
             re “fragili” in termini di concretezza e certamente influenzabili dallo stato dei
             corpi, non sempre “ispezionabili” e riconoscibili.
                  In quell’occasione, e proprio per l’emergenza e di una veemente fase di
             degradazione in atto dei corpi dettata sia dalla temperatura che dall’umidità rela-
             tiva, si rese indispensabile l’intervento del Nucleo di Identificazione Vittime
             Grandi Disastri (NIVGD) dell’Arma dei Carabinieri. Nell’immediatezza, il per-
             sonale ridislocato in area di operazioni adottò in prima fase di ricognizione, il
             metodo secondario, proprio in virtù delle evidenti ragioni logistico-sanitarie e
             di accertamento forense di identità, associandolo in molti casi e solo per i primi
             momenti al rinvenimento di documenti ancora indossati dalle vittime, soprat-
             tutto nel caso di stranieri.
                  L’identità successiva era sempre e comunque subordinata alla tradizionale
             conferma genetica di comparazione forense.































             Krabi. Il maggiore Cesare Vecchio, responsabile del NIVGD nella ricognizione delle foto delle vittime recuperate
                                         (Fonte: Archivio autore)
             3.  L’analisi genetica in caso di emergenze
                  Nei casi di emergenze, la scelta del tessuto per l’analisi genetica è forte-
             mente influenzata dallo stato di decomposizione del corpo.
                  I tessuti indicati per il prelievo di urgenza e per la successiva analisi variano
             in base allo stato di decomposizione raggiunto:

             146
   143   144   145   146   147   148   149   150   151   152   153