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AGRO ECO AMBIENTE




                  Gli anni duemila per la PAC si caratterizzano per due importanti riforme,
             la Riforma Fischler del 2003 e il cosiddetto Health Check del 2010. La prima
             viene inizialmente considerata come la più importante riforma della politica
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             agricola europea in sessant’anni di storia, per le numerose novità introdotte ,
             anche in parziale discontinuità con il passato , sebbene solo pochi anni dopo il
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             padre della riforma si pronunciò in termini poco lusinghieri sulla stessa . Il
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             merito della Riforma Fischler fu sicuramente quello di passare dallo strumento
             del sostegno diretto al mercato al sostegno diretto ai redditi, avvantaggiando in
             tal modo sia produttori che consumatori. Essa portò alla riduzione del 70% dei
             sussidi all’agricoltura, che avevano causato distorsioni del mercato, ma soprat-
             tutto consentì di scongiurare ulteriori stravolgimenti nella configurazione dei
             bilanci  comunitari  futuri.  Questi  ultimi  che  si  sarebbero  manifestati,  data  la
             struttura originaria della politica agricola comune e dopo l’ingresso dei PECO
             (Paesi dell’Europa centro-orientale) nell’Unione Europea (2004), in un ulteriore
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             abnorme costo dell’agricoltura nell’economia europea .
                  La “valutazione dello stato di salute” (in inglese Health Check) del 2010,
             che può essere considerata un completamento della riforma Fischler, era basata
             sull’eliminazione progressiva degli ultimi pagamenti accoppiati alla produzione
             integrandoli nel regime del pagamento unico all’azienda. Inoltre vennero rimo-
             dulati, seppur parzialmente, i fondi del primo pilastro in favore dello sviluppo
             rurale e, infine, vennero semplificate le regole in materia di intervento pubblico
             e di controllo dell’offerta per evitare di frenare la capacità degli agricoltori di
             reagire ai segnali del mercato.
                  In ordine cronologico, l’ultima riforma della PAC prima di quella attuale fu
             la  riforma  Ciolos  del  2013,  dal  nome  dell’allora  Commissario  all’agricoltura
             dell’Unione Europea, che regolerà poi il contenuto della PAC 2014-2020. I tratti
             distintivi di tale riforma erano riconducibili innanzitutto all’obiettivo di ottenere
             15   https://www.iusinitinere.it/la-riforma-fischler-2003-il-volto-nuovo-della-politica-agricola-
                  comune-10697.
             16   Si fa qui riferimento al “regime unico di pagamento” erogato in modo disaccoppiato alla pro-
                  duzione, spezzando quindi un legame vizioso tra erogazione dell’aiuto e produzione oggetto
                  dell’aiuto, ma condizionato alla buona conservazione dei terreni (CGO), al rispetto degli
                  standard ambientali di benessere animale e di sicurezza alimentare (BCAA). La riforma ha
                  anche il merito, con l’aumentare dei finanziamenti nel “secondo pilastro”, ossia lo Sviluppo
                  Rurale e non più solo al “primo pilastro”, di estendere la PAC nell’interesse di tutta la società
                  e non solo degli agricoltori.
             17   “It is a total illusion to believe that you can change this policy in one step. This policy has a
                  long history and, therefore, it is like in the Roman Catholic Church: “semper reformanda!”.
                  So you must always think about the next step of reform. And it was clear to me, if I would
                  have been one more period in Brussels, I would have done another reform”, da F. Sotte
                  2023, La politica agricola europea, Firenze University - Press, p. 120.
             18   F. Fauri, L’Unione Europea. Una storia economica, 2017.

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