Page 217 - Rassegna 2024-3
P. 217

EVOLUZIONE NORMATIVA E STRATEGICA DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE




               tezionistiche  consistenti,  da  un  lato,  nell’imposizione  alle  frontiere  di  dazi  e
               misure non tariffarie e, dall’altro, in premi e privilegi assicurati alle produzioni
                        3
               nazionali .
                    In tale contesto socio-economico, nel quale ciascuno degli Stati europei
               premeva per far prevalere i propri interessi economici e dei propri agricoltori a
               discapito degli altri, nasce la PAC .
                                                4
                    Grazie all’introduzione della Politica Agricola vengono di fatto abbattute
               le barriere doganali preesistenti e viene attuata l’unità di mercato all’interno
               della Comunità Europea. La necessità, condivisa dagli Stati membri, di sostene-
               re i redditi degli agricoltori attraverso il cosiddetto prezzo minimo garantito , se
                                                                                        5
               da un lato permise agli agricoltori di migliorare le condizioni di vita e avvicinare
               il reddito medio degli agricoltori a quello degli altri lavoratori, dall’altro causò la
               rincorsa continua a produrre da parte degli stessi agricoltori. Le conseguenze
               furono innanzitutto l’aumento dell’offerta dei prodotti agricoli, in particolare
               cereali, al di fuori di ogni logica economica in funzione del mercato, la forma-
               zione di eccedenze produttive e l’inefficienza stessa della politica dovuta alla
               distorsione del mercato.
                    Queste alterazioni di mercato, con la sentita necessità di una profonda
               riforma strutturale della politica agricola comune, furono al centro del noto
               Memorandum  Mansholt o  Secondo  Piano  Mansholt ,  dal  nome  dell’allora
                                                                   6
               Commissario olandese all’agricoltura Sicco Mansholt. Tale piano, lungimirante
               negli obiettivi ma rimasto poi quasi totalmente disatteso, prospettava la neces-
               sità  di  un  ammodernamento  strutturale  del  settore  agricolo  nel  tentativo  di
               migliorare il tenore di vita degli agricoltori e creare aziende agricole più ampie,
               moderne e competitive rispetto al mercato.
               3    A. McCalla, 1969, Protectionism in international agricultural trade, 1850-1968, Agricultural History,
                    California,  vol.  43,  n.  3,  329-44;  http://www.manoa.hawaii.edu/ctahr/aheed/ALex/
                    AHEED_Lecture_2_The_History_of_Agricultural_Protectionism.ppt) (2024-03-03).
               4    Il Trattato di Roma mirava a creare un libero mercato tra tutti i Paesi membri, fondato sulle
                    cosiddette “4 libertà”: libera circolazione dei mercati, delle merci, delle persone e dei capitali.
                    L’obiettivo era di giungere ad un’unione doganale avente come obiettivo un libero mercato,
                    con un’agricoltura forte e solida in grado di ristabilire gli equilibri tra gli Stati membri dopo
                    il  conflitto  mondiale.  Tutto  ciò  non  sarebbe  stato  possibile  senza  una  Politica  agricola
                    Comune che aveva inserito tra gli obiettivi della PAC la “stabilizzazione dei mercati” e i
                    “prezzi ragionevoli per i consumatori”.
               5    Tale strumento consisteva nel fissare un prezzo “indicativo garantito” a livelli massimi su
                    tutto il territorio comunitario che fosse conveniente per tutti gli agricoltori europei. A segui-
                    to di queste misure adottate, la situazione degli agricoltori europei e italiani andò miglioran-
                    do. Sebbene il Trattato non contemplasse per la PAC la fissazione di un prezzo minimo
                    garantito dei prodotti, tale elemento costituirà, almeno fino agli anni Ottanta, il tratto distin-
                    tivo della Politica Agricola Comune.
               6    Commissione  Cee,  (1968),  Memorandum  sulla  riforma  dell’agricoltura  nella  Comunità  Economica
                    Europea, COM (68) 1000,18 dicembre 1968, Parte A, Bruxelles.

                                                                                        215
   212   213   214   215   216   217   218   219   220   221   222