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EVOLUZIONE NORMATIVA E STRATEGICA DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE
Quasi undici miliardi di euro tra il primo e il secondo pilastro, sono desti-
nati ad interventi con chiare finalità ambientali a cui si aggiungono gli altri inter-
venti che concorrono alla transizione ecologica del nostro sistema produttivo.
In questo quadro grande importanza assumono i cinque eco-schemi nazionali
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a cui sarà destinato il 25% delle risorse complessive per gli aiuti diretti.
Strettamente integrati e coerenti con la condizionalità rafforzata, gli eco-schemi
sosterranno le aziende nell’adozione delle pratiche agro-ecologiche per la soste-
nibilità climatico ambientale, la tutela e la valorizzazione del patrimonio paesag-
gistico e culturale e potranno rappresentare una leva straordinaria nella salva-
guardia della biodiversità, nella riduzione dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari,
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fertilizzanti e di antibiotici in zootecnia. Le altre fondamentali novità si posso-
no riassumere nella riduzione del sostegno di base al reddito (cosiddetto
Pagamento Unico), nel ricalcolo dei titoli di pagamento (diritti all’aiuto), nel
sostegno complementare per i Giovani Agricoltori, nell’innalzamento della
soglia dei pagamenti minimi, nei sostegni accoppiati rinforzati e infine nella
condizionalità rafforzata .
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I due fondi finanziatori, ossia il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia
(FEAGA) utilizzato per i pagamenti diretti di sostegno al reddito degli agricol-
tori ai mercati e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FEASR), finalizzato
alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio, nella nuova PAC sono completa-
mente integrati fra loro. Questo consente di creare un’economia circolare, con
impegni nel PSR in materia di clima, ambiente, vincoli naturali e territoriali,
investimenti sull’irrigazione e sulla raccolta acque, cambio generazionale, coo-
perazione e scambio di conoscenze.
24 Ovvero schemi volontari per il clima e l’ambiente che fruttano, agli agricoltori che si impe-
gnano ad osservare politiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente, un pagamento
annuale per ettaro, aggiuntivo al pagamento di base. I cinque ecoschemi si riferiscono a:
i) riduzione dell’antimicrobico resistenza e benessere animale;
ii) inerbimento delle interfila delle colture arboree;
iii)salvaguardia delle olivicolture di interesse paesaggistico;
iv)sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento;
v) misure specifiche per gli impollinatori.
I singoli Stati membri procedono poi a chiarire i punti di ogni ecoschema.
25 In Piano Strategico della PAC 2023-2027, Documento di sintesi, 09-2022 https://www.rete-
rurale.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/9%252Fe%252F3%252FD.86188
f6d24296e1e030f/P/BLOB%3AID%3D24037/E/pdf.
26 Costituita da una condizionalità ambientale, che prevede: il mantenimento dei prati perma-
nenti, protezione zone umide e torbiere (dall’anno 2025), rotazione delle colture, destinazione
del 4% della superficie aziendale a seminativi per usi non produttivi, divieto di conversione
e aratura dei prati permanenti; e una condizionalità sociale, obbligatoria dal 2025, che preve-
de: buone e sicure condizioni di lavoro per gli addetti all’agricoltura e sicurezza di macchine
e attrezzature. La violazione alla condizionalità comporterà sanzioni amministrative, con
riduzione dei pagamenti diretti sino alla perdita dell’intero contributo.
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