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AGRO ECO AMBIENTE




                  Invero, la maggior parte di questi sedicenti cambiamenti green messi in atto
             dalle strutture ricettive risultano, per loro natura, azioni elementari che offrono
             in primis un risparmio economico alle strutture stesse; trattasi cioè di azioni che
             non sono il risultato di una politica di sostenibilità ambientale, ma di ragioni di
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             tipo economico . Le azioni green intraprese dalla maggioranza delle strutture
             ricettive e promosse come azioni volte a diminuire l’impatto sull’ambiente sono
             per la stragrande maggioranza azioni divenute ormai comuni, adottate finanche
             all’interno delle abitazioni. Non sono quindi un plus, un requisito facoltativo che
             merita da parte del consumatore di essere notato e valorizzato, ma sono sem-
             plici tecniche di risparmio che attraverso campagne di comunicazione inganne-
             voli vengono consapevolmente ingrandite e promosse come vere e proprie pra-
             tiche green.
                  L’uso ingannevole di attributi green, volti a promuovere nel consumatore
             un sentimento percettivo di adeguamento a pratiche ecocompatibili quando in
             realtà ciò non avviene, è stato definito per la prima volta nel 1986 con il termine
             greenwashing. Tale definizione è stata coniata e utilizzata da Jay Westerveld in un
             saggio di quegli anni, in riferimento alla prassi dell’industria alberghiera di pro-
             muovere falsamente il riutilizzo degli asciugamani come parte di una più ampia
             strategia ambientale, laddove, invece, l’atto fosse finalizzato a un risparmio eco-
             nomico.
                  Greenwashing si riferisce, dunque, alla pratica di promuovere falsamente gli
             sforzi ambientali di un’organizzazione, mediante la diffusione di informazioni
             false, ingannevoli o semplicemente parziali circa le azioni realizzate . La diffu-
                                                                             22
             sione delle pratiche di greenwashing, causa del crescente scetticismo su quali pro-
             dotti o servizi abbiano effettivamente un minor impatto ambientale, rischia di
             vanificare i tentativi di molte organizzazioni di diventare meno dannose, facen-
             do  perdere  ogni  vantaggio  competitivo  potenzialmente  ottenibile  in  questo
             modo. Nell’ottica di limitare, dunque, l’avanzamento del greenwashing e soprat-
             tutto al fine di proteggere e promuovere coloro che introducono vere azioni
             green, nonché i consumatori, negli ultimi anni sono stati sviluppati programmi
             volti a certificare le pratiche messe in atto dalle strutture ricettive. Tali program-
             mi,  differenti  per  contenuto  e  per  modalità  di  affiliazione,  incorporano  una
             serie di criteri obbligatori e/o facoltativi che coinvolgono tutto l’apparato della
             struttura ricettiva andando a coinvolgere sia la struttura sia il personale e la
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             clientela .
             21   A. Leone, Advertising e tutela del consumatore verde, in Dir. ind., 2021, 73 ss.
             22   T.D. Gallicano, A Critical Analysis of  Greenwashing Claims, cit., 5 ss.
             23   N. Furlow, Greenwashing in the new millennium, in JABE, 2010, 5 ss.

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