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AGRO ECO AMBIENTE
to the presence of naturally regenerated forests of native species: they are characterized by unique features
such as serial stages linked to spontaneous regeneration and senescence, huge necromass, dead wood and
woody debris that that allow a functionality of extreme ecological value. They are habitats that provide
conservation, as well as numerous ecosystem services including carbon storage and the possibility of being
real green laboratories where natural dynamics can be studied and give answers to climate challenges. In
Italy there are only a few strips of territory left with those features, often generated as a result of the aban-
donment of the cultivated forest previously logged. Many of those areas are preserved inside some of the
the Natural Reserves managed by the Carabinieri Forestali staff, that have been guaranteeing their sur-
vival for almost 70 years. Today, national and regional legislation, in spite of some difficulties, is trying
to preserve them and tries to fight against the attempts to using and logging those valuable areas, which
may compromise these systems so important for us and so fragile.
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SOMMARIO: 1. Introduzione. - 2. Definizione e caratteristiche del bosco vetusto. - 3. La cul-
tura dei boschi vetusti. - 4. I diritti dei boschi vetusti. - 5. Conclusioni.
1. Introduzione
Oggi i cambiamenti climatici impongono scelte coraggiose volte ad assicurare
la complessità e funzionalità ecologica degli ecosistemi tra i quali le biocenosi fore-
stali, spesso gli ambienti più lontani dalla nostra vita quotidiana, sistemi complessi
in grado di assorbire carbonio e che costituiscono, in silenzio, un ruolo fondamen-
tale nella mitigazione climatica per rallentare l’aumento della CO2 in atmosfera.
I boschi “vetusti” (old growth forests) sono quelli che, per i motivi più diversi, sono
stati posti nelle condizioni di non avere subito tagli per esigenze antropiche e che si
sono avvicendati con i tempi della Natura e diventati preziosi sink (serbatoi) di carbonio.
Tra le misure che tutelano i serbatoi di carbonio, oltre alla gestione sostenibile
delle foreste esistenti e le pratiche di gestione forestale sostenibile che promuovano la biodiver-
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sità e la resilienza degli ecosistemi , vi è anche la protezione e l’ampliamento delle
superfici coperte da boschi vetusti i quali svolgono un ruolo essenziale nel con-
tribuire indirettamente al contenimento degli effetti dei cambiamenti climatici.
Peraltro, nell’attuale fase storica, il cambiamento climatico non è solo un tema
“green” ma risulta trasversale ai principali ambiti regolatori della società: si è
posto recentemente anche al centro delle attività dell’intelligence, non soltanto
per l’impatto sui flussi migratori ma anche per i maggiori rischi di fallimenti per
i ritardati provvedimenti posti dal processo di decarbonizzazione dell’economia
ovvero dalla transizione ecologica, collegata al passaggio verso le energie pulite.
1 F. Ferrini, Foreste e cambiamento climatico, intervista a cura di ARPA Toscana,
https://www.snpambiente.it/snpa/arpa-toscana/foreste-e-cambiamento-climatico/ consul-
tato il 14 febbraio 2024.
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