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DOTTRINA
Ma tale lavorio non riesce ancora a dare i frutti sperati, risultando l’appli-
cazione di esse difficile e, per diversi aspetti, contraddittoria; e il motivo va rin-
tracciato nel fatto che la legge lascia ancora alla PA uno spazio di inazione, con-
sentendole di applicare criteri eccessivamente semplicistici e, quindi, incapaci di
dare ragione alla parte debole del rapporto. Tanto da dover ancora sperare di
trovare la giusta soluzione nella interpretazione che sarà chiamata a dare la giu-
risprudenza amministrativa del testo dell’art. 57 del Nuovo Codice. Una via
d’uscita (se così la si può chiamare…) riguardo al tema fondamentale che qui ci
occupa - quello di assicurare la qualità delle prestazioni fornendo la giusta retri-
buzione possibile - potrebbe risultare rintracciabile nel Rapporto del CNEL là
dove esso mette in evidenza le criticità del sistema dei contratti collettivi nazio-
nali di lavoro.
Sono, infatti, criticità non di poco momento che attengono:
a) alla base informativa che concorre alla conoscenza dei trattamenti retributivi e delle
esatte dinamiche contrattuali relativamente a settori economici e produttivi;
b) ai modelli organizzativi del lavoro (appalti pubblici, appalti di servizi, franchising);
c) alle aree di lavoro che non risultano coperte o pienamente coperte dalla contrattazione
collettiva…;
d) ai ritardi nei rinnovi contrattuali;
e) al numero eccessivo di contratti collettivi nazionali di lavoro… (p. 31, Rapporto cit.).
E, a proposito delle proposte che potrebbero contrastare le criticità di
cui soffre il sistema degli appalti pubblici, si chiarisce come …per la determinazione
delle tariffe minime ovvero per l’individuazione dei contratti da applicare
nell’ambito dei contratti pubblici, si può fare ricorso a ‘sistemi contrattuali
di riferimento’ (i contratti di maggiore applicazione) affidando alle parti
sociali presenti nel CNEL il compito di rendere meglio intellegibili i trattamenti
retributivi complessivi per ogni livello contrattuale e ridefinire i sistemi di classificazio-
ne…Operazione questa ,che consentirebbe di sistemare e rendere più funzionale, rispetto
agli obiettivi fissati dal Legislatore, il sistema delle tabelle del Ministero del lavoro e delle
politiche sociali in materia di determinazione del costo medio orario del lavoro… (p. 37,
Rapporto cit.).
È sufficiente, quindi, il richiamo fatto a tale Rapporto per avere quel qua-
dro d’insieme che consenta di non ricorrere a toni confermativi di un sistema
normativo che basa la sua credibilità su elementi informativi che non sono del
tutto attendibili.
E l’intervento recente della Suprema Corte dei Cassazione con la sentenza
n. 27711/2023 del 2 ottobre pone interrogativi che sono di conseguenza assai
plausibili.
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