Page 44 - Rassegna 2024-1
P. 44

DOTTRINA




                  Vi furono un rifiuto del passato, del fascismo e dei suoi valori di riferimen-
             to (l’autoritarismo, il corporativismo, il bellicismo, l’autarchia, il razzismo); un
             patto per il futuro, nella speranza di instaurare un nuovo clima di partecipazione
             e non solo di appartenenza; per promuovere l’effettiva convivenza e la coesione
             del nostro popolo nella ricostruzione del Paese dopo il disastro della guerra per-
             duta e delle sue conseguenze.
                  Il filo rosso tra i due Risorgimenti contiene però anche una continuità tra
             i vizi, i limiti, i compromessi, il centralismo e il burocratismo del passato. Fra
             tutte le carenze della nostra vita unitaria vi sono anche la riluttanza ad ammet-
             tere la sconfitta e il tentativo maldestro di uscirne quasi come vincitori invece
             di riconoscerla; la necessità e molte volte la volontà di “riciclare” nella nuova
             burocrazia della nascente democrazia personaggi compromessi con il preceden-
             te regime.
                  Ma vi è anche un nesso tra gli eroi dell’uno e dell’altro Risorgimento: i
             martiri delle battaglie e dei moti risorgimentali e i protagonisti della realizzazio-
             ne e della difesa dell’unità, sul piano storico, politico e culturale; gli eroi della
             Resistenza (numerosi nell’Arma) e quelli della fedeltà militare; gli eroi della lotta
             popolare in montagna e in città. Gli eroi della quotidianità nella difesa della
             legalità nel nostro tempo; le vittime del terrorismo “rosso e nero” e della crimi-
             nalità organizzata, vigliaccamente colpite o cadute nel compimento del proprio
             dovere, fra i Carabinieri e le altre forze dell’ordine insieme ai magistrati, ad altri
             importanti  protagonisti  della  vita  istituzionale  come  politici,  professionisti  e
             lavoratori e ai cittadini.
                  Accanto al riconoscimento degli errori e degli elementi di crisi si devono
             ricordare  anche e prima  i  traguardi  raggiunti:
                    la democrazia e la libertà;
                    la ricostruzione;
                    il miracolo economico;
                    la sconfitta del terrorismo senza dover ricorrere a leggi speciali;
                    l’apertura all’Europa e al terzo Risorgimento, europeo oltre che italiano.
                  L’impegno europeo è tuttora in corso con la ricerca di una sinergia tra la
             difesa dei diritti di ogni persona e delle libertà, compresa quella della iniziativa
             economica, affidate anche all’Arma nel rispetto della solidarietà e della compe-
             titività.  Quell’impegno  deve  fronteggiare  difficoltà,  resistenze  e  ora  la  crisi
             anche europea a causa del sovranismo, degli egoismi nazionali, delle migrazioni,
             della crisi economica post-globale, del problema della difesa comune in un con-
             testo geopolitico in cui la guerra coinvolge anche l’Europa, dopo più di settanta
             anni di apparente pace.

             42
   39   40   41   42   43   44   45   46   47   48   49