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DIFESA, LEGALITÀ, SOLIDARIETÀ
                               IL CONTRIBUTO DEI CARABINIERI ALL’UNITÀ D’ITALIA




                    Ma è un contributo profondamente moderno e attuale che ha richiesto
               forte impegno, grande professionalità ed efficienza, spirito di sacrificio. Si è svi-
               luppato in forme molteplici come forza militare e di polizia chiamata - nel qua-
               dro di una serie di missioni Onu, Nato, Ue e Ocse - a contribuire al manteni-
               mento della pace; a vigilare sul rispetto dei diritti umani; a ripristinare e mante-
               nere la sicurezza; a svolgere compiti umanitari e di assistenza alla polizia locale.
                    I tre profili - militare, civile, internazionale - hanno caratterizzato e carat-
               terizzano tuttora il patriottismo dell’Arma e dei suoi appartenenti: quello risor-
               gimentale prima; quello costituzionale poi; quello europeo e sovranazionale ora.
               Sono profili che segnano l’identità italiana; hanno accompagnato il nostro dive-
               nire e restare Nazione.
                    Quei tre profili fanno ben sperare per il nostro futuro, per affrontare l’ur-
               genza della transizione ecologica e tecnologica di fronte alla crisi economica e
               sociale ed alla guerra ritornata sul territorio europeo; nonché di fronte alla con-
               tinua e incessante crescita della digitalizzazione e ora della cosiddetta intelligenza
               artificiale.
                    Quest’ultima impone anche all’Arma una particolare attenzione nella for-
               mazione e nell’utilizzo dei suoi nuovi strumenti di investigazione e di collabo-
               razione con l’autorità giudiziaria; sempre nel più rigoroso rispetto della centra-
               lità della persona e della “riserva di umanità” che è condizione essenziale per
               questi nuovi modelli di tecnologia.

               3.  Il “Carabiniere forestale” e il Comitato etico-giuridico: il contributo
                  dell’Arma di oggi e domani alla transizione ecologica e tecnologica.
                    Oggi  l’Italia  gode  sempre  meno  della  reputazione  ormai  immeritata  di
               “bel paese”. Non è più l’unione fra sora nostra madre terra la quale ne sustenta et
               governa et produce diversi frutti coloriti, fiori et herba” e “sora acqua la quale è molto humile
               et pretiosa e casta, secondo la descrizione di uno fra i primi manuali di ecologia: il
               Cantico  delle  Creature,  tuttora  attuale  grazie  all’instancabile  predicazione  di
               Papa Francesco.
                    Il “matrimonio fra terra e acqua” celebrato cento anni addietro con il vin-
               colo idrogeologico della “legge Serpieri” - fondamentale ma oggi caduta pur-
               troppo in “desuetudine” - si è risolto in un divorzio. Si pensi alla ripetizione
               seriale di frane, alluvioni, dissesti del terreno; alla deforestazione sistematica;
               alla cementificazione; all’inquinamento di suolo e falde acquifere.
                    Nella transizione ecologica emerge sempre più il legame tra la città e la
               foresta; cresce l’importanza della polifunzionalità della foresta e della modernità
               nell’agricoltura senza dimenticarne le tradizioni e la cultura.


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