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DIFESA, LEGALITÀ, SOLIDARIETÀ
IL CONTRIBUTO DEI CARABINIERI ALL’UNITÀ D’ITALIA
Tradizionalmente l’Arma è stata sempre caratterizzata dalla sua presenza
capillare sul territorio, anche al di fuori del contesto urbano. Si pensi alla sua
diffusione e alla rete di presidi territoriali che testimoniano la presenza dello
Stato e la legalità. Quella presenza un tempo era più percepibile di quanto con-
senta un collegamento solo telematico come oggi e più ancora domani.
Era tradizionale, forse eccessiva, la distinzione tra “Polizia in città,
Carabinieri in campagna”. Non è certo così; ma quella tradizione collegava
più la Polizia con la sicurezza urbana e l’Arma dei carabinieri con la legalità
ovunque.
Per questo i “Carabinieri nella foresta” sono una realtà positiva e necessa-
ria, grazie al processo di fusione e di efficienza migliorata attraverso la con-
fluenza nell’Arma di un Corpo forestale con gloriose e specifiche tradizioni di
professionalità in una organizzazione più ampia, mantenendo tuttavia il prezio-
so patrimonio di esperienza che quel corpo ha acquisito e metabolizzato nella
propria storia e identità.
A conclusione di queste riflessioni sulla presenza dell’Arma nella crescita
del nostro Paese mi sembra giusto ricordare - tra i tanti settori di impegno
costante per una sempre maggior formazione, efficienza e capacità di adempie-
re ai suoi compiti più impegnativi in un periodo di difficoltà - questo particolare
aspetto di fronte alla urgenza della crisi ecologica globale e allo sviluppo della
tecnologia e della “intelligenza artificiale”. Esse nella logica del profitto posso-
no rischiare di “sottomettere” alla transizione tecnologica quella ecologica; più
ancora, rischiano di compromettere la transizione culturale che deve essere alla
base delle altre due.
Superate le inevitabili difficoltà e incomprensioni reciproche, inevitabili
nel procedimento di fusione in esito al decreto legislativo n. 177 del 2016, la
nuova prospettiva della “legalità verde” ed il compito attuale del settore fore-
stale, ambientale e agroalimentare dell’Arma sono un passo positivo ed impor-
tante per la transizione ecologica.
Alla formazione, alla innovazione, alla comunicazione e alla sostenibilità -
pilastri fondamentali per la continuità dell’attività dell’Arma di fronte alla nuova
realtà in cui essa opera - è infine rivolta l’istituzione nel 2022 e l’attività di un
Comitato etico-giuridico di esperti per collaborare con l’Arma nello studio dei
problemi molteplici che quella realtà presenta. Un Comitato per aiutare i
Carabinieri e la loro formazione “ad obbedir pensando”, oltre che tacendo di
fronte ad una nuova realtà nella quale fra l’altro sarà sempre essenziale il loro
impegno nella difesa della legalità anche e particolarmente attraverso l’attività
di investigazione e di collaborazione con l’Autorità Giudiziaria.
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