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DOTTRINA
con le predette amministrazioni, ovvero destinatario di titoli abilitativi da queste rilasciati,
come individuati dalla legge, ovvero ancora essere destinatario di contributi, finanziamenti o
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mutui agevolati ed altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate .
Comunicazione ed informazione antimafia giovano dell’apporto informa-
tivo fornito dalla Banca Dati Nazionale unica della documentazione Antimafia
(BDNA), attiva dal 7 gennaio 2016 e gestita dal Ministero dell’Interno -
Dipartimento per le Politiche del personale dell’amministrazione civile e per le
Risorse strumentali e finanziarie. Tale strumento - alimentato dalle Prefetture e
collegato con altre numerose banche dati nazionali con le quali interagisce per
il confronto e per la valorizzazione delle informazioni trattate - consente agli
addetti ai lavori di avere una cognizione ad ampio spettro e aggiornata della posizione anti-
mafia di una impresa , ponendosi come un imprescindibile strumento di preven-
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zione contro la contaminazione mafiosa dell’attività di impresa .
Il quadro normativo contenuto nel Codice Antimafia è stato di recente
modificato con l’entrata in vigore, il 7 novembre 2021, del Decreto-Legge 6
novembre 2021, n. 152, coordinato con la Legge di conversione 29 dicembre
2021, n. 233, recante «Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale
di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose».
In considerazione della particolare afflittività delle misure antimafia, la
riforma ha inteso estendere il “modello partecipativo”, tipico del diritto proces-
suale penale, anche alle procedure connesse ai controlli amministrativi di pre-
venzione antimafia prefettizi; è stato introdotto il nuovo istituto di cui all’art.
94-bis del CAM, costruito su un modello di “prevenzione collaborativa” delle
Istituzioni con gli stessi soggetti interessati da una possibile contaminazione
mafiosa, qualora la stessa risulti solamente “occasionale”.
L’art. 94-bis, invero, consente al Prefetto, quando accerta che i tentativi di
infiltrazione mafiosa sono riconducibili a situazioni di agevolazione occasiona-
le, di prescrivere all’impresa, società o associazione interessata, con provvedi-
mento motivato, l’osservanza, per un periodo non inferiore a sei mesi e non
superiore a dodici mesi, di una o più “misure amministrative di prevenzione
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collaborativa” .
16 Cons. Stato, Sez. III, 20 giugno 2022, n. 5026.
17 Cons. Stato, Sent. n. 565 del 2017.
18 Corte costituzionale, Sent. n. 4 del 2018.
19 Ad esempio: adottare misure organizzative atte a rimuovere e prevenire le cause di agevola-
zione occasionale, comunicare al gruppo interforze istituito presso la prefettura, entro quin-
dici giorni dal loro compimento, gli atti di disposizione, di acquisto o di pagamento effettuati
e ricevuti, gli incarichi professionali conferiti, di amministrazione o di gestione fiduciaria rice-
vuti, utilizzare un conto corrente dedicato per gli atti di pagamento e riscossione nonché per
i finanziamenti.
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