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L’INTERVENTO DI POLIZIA GIUDIZIARIA E LA PROTEZIONE DELLA VITTIMA




               di genere e le schede orientative, approfondimenti utili in merito alle categorie
               di vittime particolarmente vulnerabili (minori, anziani, persone con disabilità,
               lgbt e minoranze etniche).

               6.  Conclusioni
                    I comandanti territoriali, nell’esercizio delle funzioni loro devolute di con-
               trollo e coordinamento dei reparti dipendenti, devono assicurare la più ampia
               diffusione della conoscenza dei contenuti del Prontuario Operativo, provve-
               dendo anche a:
                      sensibilizzare il personale, nel corso delle periodiche visite ed istruzioni,
               sulla rilevanza della problematica, con particolare riferimento alla necessità di
               un’attenta valutazione di tutti gli episodi;
                      verificare che ogni episodio di violenza conosciuta abbia avuto la com-
               pleta valutazione da parte del reparto operante in termini di misure di preven-
               zione che possono essere proposte per l’applicazione (ammonimento o sorve-
               glianza speciale nei confronti dell’autore);
                      assicurare  alle  strutture  dipendenti  ogni  utile  supporto  nell’eventuale
               attivazione degli organismi di assistenza e protezione sociale, nonché nel tem-
               pestivo e compiuto approfondimento di tutti gli aspetti di rilievo di ciascuna
               vicenda;
                      coinvolgere tutti i componenti della Rete Nazionale di Monitoraggio,
               che sono i militari con formazione dedicata ricevuta presso l’ISTI di Velletri.
                    Inoltre, in coordinazione con il Comune, si dovranno favorire contatti con
               le diverse realtà che operano sul territorio, come ad esempio: i Servizi Sociali, i
               centri antiviolenza, i responsabili degli sportelli antiviolenza presenti presso i
               Pronto Soccorso, i medici di famiglia, le Asl e le guardie mediche, i dirigenti
               scolastici e associazioni attente a minori e anziani. Si potrà all’occorrenza inter-
               facciarsi con i vari attori della rete per creare dei protocolli d’azione a livello
               locale, con il fine ultimo è quello di avere un piano di azione e dei referenti qua-
               lificati  per  fronteggiare  qualsiasi  caso,  anche  qualora  si  dovesse  verificare
               un’emergenza.












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