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INSERTO
delle persone sottoposte alla sorveglianza speciale che violano le prescrizioni
dell’obbligo o divieto di soggiorno (art.75), ovvero commettono taluni delitti,
tra i quali quelli previsti dagli articoli 610 (violenza privata), 612 (minacce), 629
(estorsione) e 635 (danneggiamento) del codice penale, molto ricorrenti nelle
condotte di stalking e di violenza di genere (art. 71).
In buona sostanza, bisogna che il soggetto agente sia “preso in carico”
dalla polizia giudiziaria, creando ogni condizione possibile affinché egli non
possa nuocere.
4. Aiuto e Protezione alla vittima
Quando la donna vittima di violenza si reca in Caserma perché determi-
nata a denunciare episodi carichi emotivamente e difficili da raccontare, è
importante accoglierla in un luogo sicuro e non giudicante che la faccia sentire
a proprio agio e la metta in una condizione quanto più confortevole possibile a
favorire la ricostruzione dei fatti. L’Arma dei Carabinieri, in collaborazione con
l’associazione Soroptimist International d’Italia, ha realizzato in numerosi Comandi
apposite sale dedicate all’ascolto delle vittime, dotate di impianto di audio-
videoregistrazione e arredamenti studiati per idonei a renderle più accoglienti.
Utili strumenti di aiuto forniti nell’immediatezza, dagli operatori di P.G., alle
donne vittime di violenza di genere sono il numero di pubblica utilità “1522” e
l’indicazione dei Centri Antiviolenza presenti sul territorio. Il primo è un servi-
zio gratuito, attivo tutti i giorni, 24 ore su 24, contattabile sia da utenze fisse che
mobili, multilingue.
Gli operatori forniscono alle vittime, assicurando loro l’anonimato, un
sostegno psicologico e giuridico, nonché l’indicazione dei Centri antiviolenza
presenti in Italia. I Centri forniscono supporto alle donne che subiscono vio-
lenza fisica, sessuale, psicologica, economica sia all’interno del contesto familia-
re che extra-familiare, e con il supporto di figure professionali specializzate,
viene intrapreso un percorso di fuoriuscita dalla violenza.
Nel corso degli anni sono state implementate diverse misure a sostegno
delle vittime di reati connessi alla violenza di genere grazie a disposizioni nor-
mative create ad hoc, al fine di favorire l’emancipazione economica delle donne
vittime di violenza, assistite dai Centri antiviolenza. Con il Decreto Legge
34/2020, art. 105-bis, è stato istituito il Fondo per il Reddito di libertà che con-
siste in un contributo economico, concesso per un massimo di dodici mesi, che
permette alla donna di sostenere le spese per un alloggio riacquistando un’au-
tonomia personale, e per il percorso scolastico/formativo dei figli minori.
Inoltre, nel caso di commissione dei reati di omicidio (art. 575 c.p.), violenza
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