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DOTTRINA
This thesis aims at understanding whether Italian Criminal law can be compatible with this locus
commissi delicti 3.0, with a special focus on the principles of materialness, offensiveness, territoriality and
independent criminal liability.
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SOMMARIO: 1. Il Metaverso. - 2. Necessità dell’intervento del legislatore penale. - 3. Il prin-
cipio di materialità e di offensività per il web 3.0. - 4. Il locus commissi delicti 3.0.
- 5. La responsabilità dell’avatar sul Metaverso. - 6. Conclusioni.
1. Il Metaverso
Il termine “Metaverso” trae origine dal genere letterario cyberpunk diffuso-
si negli ultimi decenni del secolo scorso, basato su l’accettazione dell’evoluzione tec-
nologica e dell’alterazione della nostra definizione d’umanità, la romantica ammissione della
tecnologia della nostra specie , sul cui filone vertono il romanzo tecno-giallo “Snow
(1)
Crash” del 1992 di Neal Stephenson e il celebre film “Matrix” del 1999 diretto
dalle sorelle Lana e Lilly Wachowski. Tuttavia, il significato di Metaverso, per
come inteso oggi e sviluppatosi a seguito della ridenominazione di Facebook in
“Meta” avvenuta il 28 ottobre 2021, si riferisce ad un mondo digitale basato sul
rapporto tra l’interconnessione sociale e la creazione di un mercato economico
vero e proprio. Sul piano tecnologico, il Metaverso risulta essere una delle prin-
cipali tecnologie del Web 3.0, visto come straordinaria evoluzione del concetto
di Internet finora conosciuto. Infatti, la prima versione del World Wide Web
(Read Era) ideata da Tim Berners Lee nel 1991 permetteva ai fruitori di accede-
re a pagine statiche basate su un flusso di comunicazione unidirezionale, il Web
2.0 (Read and Write Era) nato nel 2005 vede lo sviluppo dei primi ambienti di
interazione tra utenti come blog, siti Internet e i social Network, il Web 3.0
(Read, Write and Own Era ) permette finalmente agli utenti di essere i diretti
(2)
proprietari di porzioni del Web grazie alla decentralizzazione. Infatti, nella
seconda versione di Internet come conosciuto ancora oggi, possiamo pubblica-
re qualsiasi tipologia di contenuto, da un post su Instagram, a un video su
YouTube, i cui dati tuttavia rimangono nella proprietà e nella piena disponibilità
del gestore della piattaforma.
(1) B. Sterling, (a cura di), Mirrorshades, 1994, tr. it. Bompiani, Milano.
(2) Web1 was the Read Era, where most Internet users could browse and read information on the Internet, but
publishing anything required a steep skillset. Web2 was the Read, Write Era, which brought us social media
platforms like Tumblr and Facebook and thus a simple way for Internet users to contribute their own ideas
and information to the Internet. Web3 will be the Read, Write, Own Era, giving Internet users a means to
own their data, the content they create or consume, the Internet services they frequent, and thus their original
identity as an Internet citizen. QuHarrison Terry, Scott Keeney, The Metaverse Handbook,
Hoboken (USA), John Wiley & Sons, 2022, p. 23.
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