Page 110 - Rassegna 2023-4
P. 110

DOTTRINA




                  In conclusione occorre verificare in concreto se il fatto è stato compiuto
             dal soggetto nel momento in cui egli versava in una condizione mentale com-
             promessa tale da risultare eliminata o influenzata la capacità di intendere e volere
             e quindi la capacità di percepire il disvalore sociale del fatto e di autodeterminar-
             si rispetto alla commissione di tale fatto .
                                                   (37)

             5.  Conclusioni
                  Lo studio e l’analisi del quadro sociale-antropologico-psicologico della cri-
             minalità organizzata è arrivato a risultati che hanno permesso di ottenere una
             chiave di lettura dei circuiti mafiosi nuova e penetrante.
                  Scandagliando attentamente le dinamiche comportamentali degli affiliati e
             considerando gli aspetti psicologici e antropologici che la caratterizzano, si rie-
             sce a dare una risposta chiara ed esauriente a tutte le domande riguardanti il per-
             ché gli “uomini d’onore” pongano in essere determinati comportamenti.
                  Il punto centrale del lavoro è stato descrivere l’identità psicologica ‘ndran-
             ghetista, contestualizzando le dinamiche illecite con il territorio e le sfumature
             socio-economiche. Dagli studi psicologici-antropologici si è arrivati alla conclu-
             sione che oltre ad esistere una connessione stretta tra criminalità organizzata e
             territorio con una conseguente esaltazione della tradizione popolare rispecchiata
             anche nei sistemi mafiosi, vi è una mente innovativa, che cerca di mantenere la
             ruralità e l’arcaicità nei nascenti sistemi criminali. Lo studio dell’aspetto medico-
             legale degli omicidi di ‘ndrangheta e le modalità con le quali questi vengono
             posti in essere dimostra la freddezza e il cinismo. Questo perché la ‘ndrangheta
             uccide, ma lo fa nei modi più disparati e ogni modalità rappresenta un simbolo,
             un messaggio, un avvertimento. Altro elemento fondamentale dell’elaborato è
             l’analisi della psicopatologia mafiosa, attraverso la quale si riesce a scendere det-
             tagliatamente nelle “menti” dei cosiddetti uomini d’onore. Grazie all’analisi psico-
             patologica degli affiliati si è arrivati a capire che nella maggior parte dei casi i
             comportamenti sono causati dai disturbi di personalità, i quali condizionano for-
             temente la percezione della realtà e ne influenzano il quadro comportamentale.
             Lo studio psicologico e clinico ma soprattutto quello antropologico permette di
             rivelare tutto il mondo che circonda la ‘ndrangheta: un sistema nuovo, collauda-
             to  e  perfettamente  inserito  nei  più  fitti  circuiti  economici  e  commerciali,  un
             sistema dove il “vecchio” non viene sostituito ma si evolve, dove il “veterano”,
             in continua ricerca del miglioramento, affianca il “giovane”.

             (37)  Vincenzo Boncristiano, Brevi considerazioni sull’infermità mentale penalmente rilevante, in particolare
                  sul disturbo di personalità quale causa di non imputabilità del soggetto agente, https://www.altalex.com
                  /documents/news/2005/12/29/disturbo-di-personalita-quale-causa-di-non-imputabilita-
                  del-soggetto-agente, 2005.

             108
   105   106   107   108   109   110   111   112   113   114   115