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INTERVENTO DEL DOTTORE GIOVANNI SALVI
La vendetta nei confronti del
giudice Mario Amato o del capitano
Francesco Straullu può essere riven-
dicata senza ricadute negative sulla
propria immagine politica, mentre lo
stesso non può farsi per una strage
consumata nel contesto di una strate-
gia politicamente non rivendicabile.
Tuttavia, vi è il rischio di per-
dere di vista le reali differenze esi-
stenti all’interno del magma della
destra radicale.
Per questo, le vicende della
destra eversiva - così come, peral-
tro, quelle del terrorismo di sinistra
e di quello islamico - devono essere
ricostruite per come si sono germi-
nate, con le loro contraddizioni
interne, i loro dibattiti ideologici, le
relazioni intessute tra soggetti diversi, in un contesto che va compreso, anche
per evidenziarne la genuinità e le differenze, utili per comprendere anche
quanto accade oggi. È molto importante comprendere il passaggio, avvenuto
alla fine degli anni Settanta, verso nuove forme organizzative e ideologiche,
anche nella destra eversiva.
L’omicidio di Vittorio Occorsio, 10 luglio 1976, segna con chiarezza la
rottura già avvenuta nella destra radicale con il passato recente, che la vedeva
fortemente legata alla continuità degli apparati dello Stato con il periodo fasci-
sta. Fino all’omicidio, ma in realtà già nella fase di sua gestazione, la destra ever-
siva non aveva percepito se stessa come avversaria delle strutture dello Stato,
ma come una componente per così dire interna, che con quelle strutture colla-
borava sin dalla fase dell’immediato dopoguerra, nel contesto di un conflitto
geopolitico nel quale non vi erano incertezze di campo. Da qui la prevalenza del
rapporto con gli apparati militari o d’intelligence, l’impostazione ideologica forte-
mente radicata nel fascismo storico, la strategia impostata sulle esperienze fran-
cesi e statunitensi di contro-insorgenza, sperimentate in Algeria e in Vietnam e
correlate in maniera assai stretta alle dittature sudamericane.
L’evoluzione dei rapporti politici nei primi anni Settanta è caratterizzata
dal tentativo di uscire, nella politica interna, dalla logica dei blocchi e quindi di
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