Page 16 - Rassegna 2023-3_inserto
P. 16
INSERTO
partito di opposizione del Paese. E parlerà di potere prendendolo a riferimento
non come verbo, ma come sostantivo, affermando che “se esiste un potere que-
sto è solo quello dello Stato”, ma dirà pure che potere non è necessariamente un
sostantivo e anche poter avere la possibilità di parlare, di ridere, di parlare con i
propri figli, guardarli negli occhi, senza abbassare lo sguardo. Come Giorgio
Ambrosoli che, poco prima di morire, sapendo che poteva morire, mandò una
lettera alla moglie dove si raccomandò di allevare i propri figli nel rispetto di quei
valori - leggo testualmente - “nei quali abbiamo creduto e che soprattutto devo-
no avere conoscenza dei propri doveri verso la famiglia e verso il Paese”.
E infine, concludo, Vittorio Occorsio: per il quale a proposito di coraggio
morale senza dubbio la virtù più rara (perché a volte è più facile andare avanti
che indietreggiare questo è un altro paradosso), può ben adattarsi un’altra figura
destinata a entrare nella storia della mitologia, quella di Ettore.
Ettore, nel combattimento contro Achille, sa che non ha alcuna chance, a
un certo punto. Aveva salutato la moglie, il bambino, il figlioletto, ma sa che è ine-
vitabile la sua morte. Non si tira indietro: “qui m’ha raggiunto la Moira, la Morte”
dirà, il grande poeta, “Ebbene, non senza lotta, non senza gloria morrò, ma aven-
do compiuto qualcosa di grande, che nel futuro gli uomini ricorderanno” .
(1)
Ecco perché ricordiamo.
Grazie.
(1) Omero, Iliade, Scontro tra Ettore e Achille, (Libro XXII).
14