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INDIRIZZO DI SALUTO DEL GENERALE DI DIVISIONE CLAUDIO DOMIZI




                    Perché  queste  figure?  Perché
               abbiamo  scelto,  d’intesa  con  la
               Fondazione, tre tematiche particola-
               ri:  il  terrorismo,  la  mafia  e  le  altre
               organizzazioni criminali e le indagi-
               ni  tecnologiche  e  scientifiche,  che
               tanto aiutano le forze dell’ordine e
               la  magistratura  nel  contrasto  alle
               varie attività criminali.
                    Abbiamo         chiesto     ai
               Comandanti  Provinciali  d’incentra-
               re i loro interventi sulla genesi dei
               fenomeni  legati  alle  organizzazioni
               criminali,  sul  loro  sviluppo  e  sui
               loro  assetti,  evidenziando,  altresì,
               che questo Paese ha saputo comun-
               que dotarsi di strutture, di apparati
               normativi,  di  una  magistratura,  di
               forze dell’ordine e di tanti altri sog-
               getti istituzionali pronti e capaci di contrastare, ma anche di prevenire, forme
               delinquenziali così aggressive. È questa la certezza che deve sorreggere e inco-
               raggiare  le  giovani  generazioni,  in  questo  loro  cammino  di  formazione  per
               acquisire una cittadinanza consapevole e la volontà ferma ad estromettere que-
               sti germi velenosi.
                    Siamo  anche  scesi  in  qualche  dettaglio  nello  spiegare  l’organizzazione
               delle forze di polizia e della magistratura, proprio per dare loro anche lo spes-
               sore, la concretezza di ciò che è stato fatto. Sono stati anche rappresentati i suc-
               cessi della magistratura, delle forze dell’ordine, in questa attività di contrasto, in
               una carrellata che ha reso chiaro tutto ciò che è accaduto negli ultimi decenni
               in Italia e abbiamo colto anche l’occasione per ricordare le vittime di queste
               atrocità, per ricordare tutti quei servitori dello Stato che hanno versato il loro
               sangue per il futuro delle generazioni successive. E tra questi servitori c’era
               anche il Giudice Vittorio Occorsio.
                    La memoria è fondamentale e la storia è una grande maestra di vita.
                    Approfitto, infine, per ringraziare tutti coloro che hanno messo insieme le
               idee  e  hanno  consentito  la  realizzazione  di  questo  progetto.  Intanto  i
               Comandanti Provinciali, che si sono spesi sul territorio senza risparmio e tutti
               i componenti dell’Istituto per gli Studi Professionali e Giuridico Militari, con i


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