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SICUREZZA GLOBALE NEGLI ENTI LOCALI




               fonti e di produrre analisi e risultati statistici georeferenziati e tipologizzati, per
               un’analisi grafica e diacronica degli eventi, anche su base Google e Google Earth.
                    Una  progettualità  che  sembra  ispirata  al  medesimo  spirito  e  alle  stesse
               potenzialità cui dovrebbe essere improntato il cosiddetto “progetto Giove” del
               Ministero degli Interni, sistema di elaborazione e analisi automatizzata dei dati
               inteso a migliorare l’azione di prevenzione dei reati mediante software di cosid-
               detta “polizia predittiva”. L’iniziativa, pur non essendo di fatto declinazione
               dell’“intelligenza artificiale”, ha recentemente suscitato preoccupate valutazio-
               ni, evocative di un “modello orwelliano” di autoritario controllo sociale, indica-
               to  come  potenzialmente  contrario  al  Regolamento  Europeo  sull’Intelligenza
               Artificiale, che come noto è vietata per elaborare previsioni basate sulla profi-
               lazione di persone fisiche o su caratteristiche della personalità. Questo nel solco
               di una sensibilità comunitaria sulla tematica che il 14 giugno 2023 ha visto il
               Parlamento  Europeo  adottare  una  Posizione  Negoziale  sulla  legge
               sull’Intelligenza Artificiale (A.I.), prevedendo che la stessa debba essere sempre
               compatibile con: supervisione umana, sicurezza, privacy, trasparenza, non discri-
               minazione e benessere sociale e ambientale . Pertanto l’implementazione del
                                                          (14)
               progetto  dovrà  necessariamente  essere  effettuata  in  stretta  sinergia  con
               l’Autorità Garante per la Privacy.
                    L’esperienza dell’AGECO, anche quando come in questo caso, si è decli-
               nata verso forme di partecipazione del Civico Ente alle policies di Sicurezza trop-
               po penetranti in relazione al vigente assetto normativo, sulla cui necessità di
               revisione appare comunque opportuno avviare una riflessione, almeno in ter-
               mini di estensione ad altri attori istituzionali di dati anonimizzati e di valenza
               puramente  statistica  e  strettamente  funzionale  a  garantire  una  più  diffusa  e
               migliore capacità di pianificazione della risposta al crimine in generale, come
               detto, è un’esperienza che ha stimolato interesse di altri enti.
                    Sempre in Puglia, in tale direzione va infatti la costituzione di un organi-
               smo regionale ricompreso fra le strutture alle dirette dipendenze del Presidente,
               in cui figurano la Sezione Sicurezza cittadino, politiche per le migrazioni ed antimafia
               sociale e la Sezione Protezione Civile, che declinano il chiaro intendimento del ver-
               tice  dell’esecutivo  dell’Ente  di  assommare  sotto  la  sua  diretta  posizione,  gli
               interpreti delle politiche di Security e Safety della Regione.
                    Esaminando  le  competenze  dei  due  organismi  si  rileva,  per  la  Sezione
               Sicurezza cittadino, politiche per le migrazioni ed antimafia sociale, che essa:


               (14)  Sull’argomento, si segnala l’articolo de Il Sole 24 ore del 5 giugno 2023 di Ivan Cimmarusti e
                    Bianca Lucia Mazzei «Ogni passaggio è controllato dall’uomo. Giove appare in linea con il Regolamento
                    Ue, non nasce per valutare la pericolosità dell’individuo».

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