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SICUREZZA GLOBALE NEGLI ENTI LOCALI
Peraltro, l’intera comunità aspira sempre più a partecipare alla “gestione”
della sicurezza, che, intesa come bene primario dei cittadini, necessario ad assi-
curare l’esercizio delle libertà, spesso aspirando a modalità di controllo inop-
portune, quando non illegali, quali le “ronde” e “pretende” di valutare i risultati
delle Forze di Polizia. Coerentemente con questa impostazione, con il tempo
sono cresciute iniziative tese a valorizzare la Polizia di Prossimità, concetto che
trova compiuta derivazione dal Diritto Comunitario. Infatti, il Trattato di
Lisbona, in vigore dal 1° dicembre 2009, fra l’altro, esalta il principio di prossimità,
evidenziando che le decisioni debbono essere prese nella maniera più possibile
vicina ai cittadini, coinvolgendo le amministrazioni nazionali e locali, per avvi-
cinare l’Uniore Europea ai suoi cittadini .
(5)
In questo senso il modello va sempre più affermandosi sotto il profilo
della Polizia di Comunità, di una comunità cioè che cerca di essere maggior-
mente vicina alla polizia e di aiutarla in ambiti collaterali (Sicurezza Secondaria)
alle sue funzioni di polizia in senso stretto (Sicurezza Primaria) .
(6)
Su tali premesse, il modello di coordinamento delineato dalla legge
121/81 esalta le autonomie giuridiche, gli ordinamenti peculiari e le distinte
vocazioni operative delle Forze di Polizia.
A questo punto, conviene soffermarsi sui passaggi che hanno evidenziato
la progressiva devoluzione di poteri dallo Stato agli Enti Locali, con particolare
riguardo ai Comuni. Come noto, il Sindaco è Autorità locale di Pubblica
Sicurezza dei Comuni in cui non c’è un ufficio di P.S. e riveste sia la qualifica di
Capo dell’Amministrazione Comunale, sia quella di Ufficiale di Governo.
Questa duplicità di funzioni, già prevista nel vecchio Testo Unico della
legge comunale e provinciale del 1915 poi confluito nella legge 142 del 1990
cosiddetta delle Autonomie Locali (art. 38 “Attribuzioni del Sindaco nei servizi di
competenza statale”), permette al Sindaco - quale di Ufficiale di Governo - di
sovrintendere nelle materie di Pubblica Sicurezza. Il Sindaco, come Capo
dell’Amministrazione, non dipende da nessuno: è cioè Autorità politica autono-
ma, mentre come Ufficiale di Governo assume veste di organo dello Stato
subordinato a un’Autorità superiore. Con le dilatazione del concetto di
Sicurezza, che induce a identificare nell’Ordine e Sicurezza Pubblica, non solo
(5) Il trattato di Lisbona introduce un nuovo articolo nel quale riconosce pienamente la dimen-
sione politica della cittadinanza europea. L’art. 10 del trattato sull’UE infatti precisa, tra l’al-
tro, che i cittadini sono direttamente rappresentati dal Parlamento europeo e che tale demo-
crazia rappresentativa è uno dei fondamenti dell’UE. Tale riconoscimento non comporta
nuovi diritti per i cittadini ma ha un forte valore simbolico e impegna gli Stati a modulare la
propria sensibilità nel legiferare in senso sempre più prossimo alle comunità.
(6) La Sicurezza Primaria richiede in genere l’uso della forza legale, cui solo lo Stato può ricorrere.
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