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DOTTRINA





               La tutela penale del patrimonio culturale invisibile

                                           (o incognito)


                                            Dottore Pierluigi Cipolla
                                                             (1)


                    Il contributo trae spunto dal convegno tenutosi a Roma, il 12 ottobre 2022, presso
               il Consiglio dell’Ordine degli avvocati con titolo “La disciplina dei beni culturali ‘invisibili’
               alla luce della sentenza della Suprema Corte n. 5349/2022” e riguarda la tutela penale del
               patrimonio culturale invisibile (o incognito). Con questa locuzione si intende il complesso
               degli oggetti “testimonianza materiale avente valore di civiltà”, che, in quanto non censiti,
               non sono attualmente offerti allo studio degli esperti e alla fruizione collettiva. Mediante
               una disamina delle disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio, lette in com-
               binazione con le norme della recente legge n. 22 del 2022 che ha arricchito il codice penale
               di un nuovo titolo e ha aggiornato e ampliato il compendio repressivo preesistente, si a
               nalizza il modo in cui i “beni culturali invisibili” sono contemplati dalla legislazione vigente
               come oggetto o scopo delle norme incriminatrici.

                    The contribution is inspired by the conference held in Rome, on 12 October 2022, at the Council
               of  the Bar Association with the title “The discipline of  ‘invisible’ cultural heritage in the light of  the judg-
               ment of  the Supreme Court n. 5349/2022” and concerns criminal protection of  the invisible (or inco-
               gnito) cultural heritage. This term refers to the complex of  objects “material testimony having the value of
               civilization” which, as they are not registered, are not currently offered for study by experts and for collec-
               tive enjoyment. Through an examination of  the provisions of  the Code of  cultural heritage and landscape,
               read in combination with the provisions of  the recent law n. 22 of  2022 which enriched the penal code
               with a new title and updated and expanded the pre-existing repressive compendium, the Author analyzes
               the way in which “invisible cultural assets” are contemplated by current legislation as an object or purpose
               of  the incriminating norms.

               (1)   Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma.
                    Questo scritto è la rielaborazione del testo dell’intervento al convegno “La disciplina dei beni
                    culturali “invisibili” alla luce della sentenza della Suprema Corte n. 5349/2022”, tenutosi presso
                    l’Ordine degli avvocati di Roma, 12 ottobre 2022.
                    Articolo sottoposto a referaggio anonimo.

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