Page 26 - Rassegna 2023-1
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Messaggio di saluto del Presidente del Consiglio
                                      Onorevole Giorgia Meloni

                      l Sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Mantovano, legge il messag-
                      gio di saluto del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasio-
                  Ine dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2022-2023 della Scuola
             Ufficiali Carabinieri.
                  Il Presidente Meloni non ha potuto presenziare all’evento a causa di uno
             stato influenzale.

                  Buongiorno a tutti.
                  Sono profondamente dispiaciuta di non poter partecipare a questa giorna-
             ta così importante per l’Arma dei Carabinieri e per le Forze Armate. Desidero
             salutare il Ministro della Difesa Crosetto, il Comandante generale dell’Arma
             Luzi, il Comandante delle Scuole dell’Arma Governale, il Comandante della
             Scuola Ufficiali Domizi e tutte le Autorità presenti.
                  L’inaugurazione  dell’Anno  Accademico  della  Scuola  Ufficiali  dell’Arma
             dei Carabinieri è un’occasione solenne per questa Forza Armata ma anche per
             chi, come me, è stato chiamato dai cittadini a rappresentare lo Stato e a farsi
             portavoce della fiducia, della riconoscenza, del rispetto e dell’orgoglio che gli
             italiani nutrono per i loro Carabinieri. Ho usato appositamente la parola “loro”,
             un aggettivo possessivo. Perché è esattamente questo il sentimento che gli ita-
             liani provano nei vostri confronti: voi appartenete al popolo italiano, voi rap-
             presentate un tratto distintivo della nostra storia e del nostro futuro, voi siete
             un pezzo di noi.
                  Oggi  celebriamo  ancora  una  volta  questo  legame  che  unisce  il  nostro
             popolo ad ognuno di voi e vi ringraziamo della scelta che state facendo. Una
             scelta coraggiosa, che nasce da un profondo senso del dovere e dalla dedizione
             all’interesse della Nazione.
                  Nel corso di un’intervista venne chiesto al generale Dalla Chiesa di dire il
             perché un giovane decide di diventare un ufficiale dei Carabinieri. Il generale
             rispose: “Perché crede e ha bisogno di continuare a credere”. Ecco, è questo
             quello che fa un Carabiniere: crede nella Patria, crede nel servizio, nello spirito
             di  dedizione,  nella  capacità  di  donarsi  al  prossimo,  nella  professionalità,  nel
             coraggio, nel sacrificio.
                  Voi credete che ci sia qualcosa di più alto per il quale valga la pena spen-
             dere rimboccarsi le maniche, mettersi in gioco, spendere la propria vita. Sono
             questi  sentimenti  che  fanno  dei  Carabinieri  un  simbolo  della  Nazione,  una


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