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INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO 2022-2023
Dico meno prevedibile perché va per la maggiore una narrazione secondo
la quale la mafia sia più forte dello Stato e, in certe aree, sia addirittura un potere
più rispettato dello Stato.
Ebbene, quegli applausi dicono il contrario. Quegli applausi dicono che la
voglia di riconoscersi nelle Istituzioni, nelle leggi, nella libertà che quelle
Istituzioni presidiano e quelle leggi tutelano, è più forte, anche della paura, anche
dove bisognerebbe avere paura, anche dove sarebbe comprensibile avere paura.
Quegli applausi, raccolti dai Carabinieri, sono il messaggio antimafia più
deciso e decisivo che si potesse mandare.
Il terrorismo, in Italia, venne sconfitto grazie a due elementi: l’azione
ferma dello Stato, che Carlo Alberto rappresentò più di altri uomini, e dal rifiu-
to dell’ideologia terroristica da parte di tutti i cittadini italiani.
Può succedere lo stesso anche con le mafie.
E non è un caso che, sia contro il terrorismo che contro la criminalità
organizzata, un baluardo indispensabile sia stato e sia l’Arma dei Carabinieri:
ossia una delle organizzazioni più efficienti e amate di cui sia dotata l’Italia.
Amata per la sua capacità di esserci, ovunque e comunque: con migliaia di
Stazioni, Tenenze, Comandi, presenti su tutto il territorio nazionale, dalla gran-
de città fino al più piccolo comune.
Amata per la sua capacità di rispondere alle esigenze più varie, con innu-
merevoli specializzazioni: da quelle scientifiche, dei R.I.S., a quelle ad alto con-
tenuto operativo, come il G.I.S. o i paracadutisti del “Tuscania”, da quelle di
intelligence, come i già citati R.O.S., agli esperti d’arte del Comando Carabinieri
Tutela Patrimonio Culturale, passando per i Reparti dedicati alla tutela della
salute, dell’agroalimentare, della sicurezza sul lavoro, dell’ambiente.
Senza dimenticare la Territoriale: la prima, spesso l’unica interfaccia dello
Stato, in molte aree impervie della Nazione.
Senza dimenticare la funzione di assistenza alle popolazioni in occasione
di calamità naturali ed emergenze. Un ruolo prima di tutto nazionale, ma anche
internazionale. E un pensiero, in questi giorni, non può che andare a quanto
stanno facendo le nostre Forze Armate, con prontezza e umanità, a sostegno
del popolo turco e siriano, duramente colpiti dal recente terremoto.
Anche in questo ci siamo dimostrati primi, anche in questo non abbiamo
avuto approccio ideologico. Anche in questo le Forze armate si sono rese
disponibili prontamente e anche in questo l’Italia si è distinta nel bene all’inter-
no della comunità internazionale, nella sua capacità di esserci nei momenti di
difficoltà degli altri Paesi, di essere al loro fianco senza pregiudizio, con velocità
e con un’efficienza che pochi altri sanno dimostrare nel mondo.
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