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INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO 2022-2023
Le “Quattro Giornate” di Napoli: quando il popolo partenopeo si rivoltò
all’occupazione nazista, i Carabinieri fornirono agli insorti le armi e una guida
militare, cadendo in molti sulle stesse barricate.
Avvinti nel medesimo anelito di libertà, da quel settembre 1943 all’aprile
1945, caddero 2.735 Carabinieri e oltre 5.000 furono deportati nei campi di pri-
gionia in Germania.
Il loro sacrificio, che ha contribuito alla costruzione dell’Italia moderna, è
stato riconosciuto con l’attribuzione di ben 723 Medaglie al Valor militare e
suggellato dalla Medaglia d’oro al Valor militare concessa alla Bandiera
dell’Arma .
(7)
C’è, inoltre, anche una dimensione quotidiana, non meno importante, per
rafforzare il coraggio. La forza della motivazione che alimenta la passione e si
concretizza in dedizione.
Un grande manager del nostro tempo, Sergio Marchionne, figlio di un
Maresciallo dell’Arma, ha indicato la sostanza della leadership nell’obbligo di fare ,
(8)
ovvero la scelta di rendersi convintamente disponibili e di provvedere in qua-
lunque circostanza.
Fuori da questa dimensione, ogni risultato, pur ragguardevole, non sareb-
be affatto rappresentativo del ruolo del Comandante, che deve essere la sintesi
fedele dell’impegno dell’Arma nella società civile.
Un impegno che vive della coralità di oltre centomila Carabinieri che non
può essere macchiato da chi si allontani dalla via del dovere. Per questo, con
altrettanto coraggio, siamo i primi a giudicare, con assoluto rigore, i manchevoli.
Se è vero che il coraggio sostiene la volontà di adempiere alle proprie
responsabilità di Comandanti, è altrettanto vero che nessuna responsabilità può
essere esercitata da soli.
La complessità, cui prima ho fatto cenno, ha segnato anche il tramonto
definitivo dell’“uomo solo al comando”. Oggi, ogni azione si misura nel rapporto
con gli altri. Per questo, l’umiltà è l’altra faccia del coraggio.
(7) MOVM concessa con DPR del 2 giugno 1984 con la seguente motivazione: “Dopo l’armi-
stizio dell’otto settembre 1943, in uno dei periodi più travagliati della storia d’Italia, in Patria
ed oltre confine, i Carabinieri, frazionati nell’azione ma uniti nella fedeltà alle gloriose tradi-
zioni dell’Arma, dispiegarono sia isolati, sia nelle formazioni del Corpo Volontari della
Libertà e nelle unità operanti delle Forze Armate eminenti virtù di combattenti, di sacrificio
e di fulgido valore, attestate da 2735 Caduti, 6521 feriti, e oltre 5000 deportati. Le ingenti
perdite e le 723 ricompense al Valor Militare affidano alla storia della Prima Arma
dell’Esercito la testimonianza dell’insigne contributo di così eletta schiera di Carabinieri alla
Guerra di Liberazione, tramandandola ad imperituro ricordo”. Zona di operazione 8 settem-
bre 1943 - 25 aprile 1945.
(8) Sergio Marchionne, Discorso pronunciato agli studenti dell’“Alma Graduate School” di Bologna il 7
aprile 2011.
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