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INTERVENTO DEL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Primi tra tutti ce lo insegnano
i nostri Caduti: uomini che non
hanno avuto bisogno di ordini per
compiere gesti straordinari, la cui
memoria ci sostiene nell’affrontare i
rischi della quotidianità.
Solo negli ultimi tre anni ben tre
militari hanno perso la vita in attività
di servizio e oltre 5.500 Carabinieri
(4)
sono stati feriti, alcuni in modo
molto grave. Non si tratta di fatalità.
Dietro ogni numero c’è una vicenda
concreta, fatta di vocazione al bene
comune, per adempiere agli impegni
liberamente assunti col giuramento.
Non è un caso che l’articolo
54 della Costituzione, nel definire il
dovere di fedeltà alla Repubblica,
affianchi alla parola “disciplina” il ter- (Fonte: Scuola Ufficiali/Brigadiere Capo Q.S. Marco Marcoccia)
mine “onore”.
L’onore non è il premio di una notorietà conseguita. È la coscienza di aver
svolto quotidianamente il proprio dovere, mantenendosi fedeli ai valori della
Repubblica, con onestà, dignità e coerenza. Una fedeltà che, come ci ricorda il
Presidente Mattarella, cui rivolgo il pensiero più deferente, non ammette “mode-
stia etica” perché è un principio assoluto che supera ogni ambizione personale.
(5)
Cari Ufficiali allievi,
l’“onore” vi spingerà a sostenere i vostri uomini e ad occuparvi del bene dei
cittadini, con un impegno che conoscerà molti costi: rinunce, preoccupazioni,
la stessa fatica fisica quando l’intensità dell’azione vi porterà ad iniziare un
nuovo giorno, dopo una notte ininterrotta.
(4) Car. Sc. MOVM Vittorio Iacovacci, effettivo al 13° Reggimento Carabinieri “Friuli V.G.”,
deceduto il 22 febbraio 2021, in Congo, unitamente all’Ambasciatore, durante una missione a
sostegno di un progetto umanitario. App. Sc. Q.S. Massimiliano Tona, effettivo all’Aliquota
Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Modena, deceduto il 24 febbraio 2021, nel corso
di un servizio stradale. Lgt. C.S. Giovanni Andriano, effettivo al Centro di Addestramento
Alpino di Selva di Val Gardena, deceduto il 13 gennaio 2023, a seguito delle gravi ferite ripor-
tate per essere stato travolto da una slavina, durante un’attività addestrativa in quota.
(5) Il riferimento è all’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione
della cerimonia commemorativa del quarantesimo anniversario dell’uccisione di Nicola
Giacumbi, Girolamo Minervini, Guido Galli, Mario Amato e Gaetano Costa, nonché del
trentennale dell’omicidio di Rosario Livatino. Palazzo del Quirinale, 18 giugno 2020.
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