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INTERVENTO DEL MINISTRO DELLA DIFESA




                    In proposito, sottolineo che l’Arma è amata, e considerata, anche per il
               modo ultra-professionale e onorevole con cui ci rappresenta all’estero, con circa
               800 Carabinieri impiegati fuori dal territorio nazionale in numerose missioni di
               addestramento e di consolidamento della sicurezza, che si sono guadagnate il
               rispetto - parola che ritorna - dei nostri Alleati e delle popolazioni beneficiate.
                    L’attività di addestramento è sempre stata, del resto, un fiore all’occhiello
               dell’Istituzione; ed è un’attività in continua evoluzione, che si affina giorno per
               giorno. Penso, per esempio, alla trasformazione del Centro di addestramento
               forestale di Sabaudia in un centro di eccellenza internazionale, da porre a dispo-
               sizione delle Nazioni Unite per la formazione di operatori ambientali.
                    Ma l’Arma è amata, soprattutto, per come sono i Carabinieri: instancabili
               risolutori di problemi, fornitori di risposte concrete a esigenze della Comunità
               che incidono sulla qualità della vita.
                    È amata per come sono sempre stati, dal Risorgimento a oggi: pronti, alta-
               mente specializzati, in prima linea nella difesa dei valori più alti: la libertà, la
               legalità, la dignità umana.
                    Perciò, giovani Ufficiali, in quest’apertura d’Anno Accademico, che per
               Voi costituisce l’inizio di un percorso di vita, e per lo Stato rappresenta una pro-
               mettente continuità, l’augurio che posso fare, rivolgendolo a Voi, ma attraverso
               di Voi a noi tutti, è questo: studiate, preparatevi, impegnatevi, apprendete, fate
               delle fatiche di oggi i vostri strumenti di domani.
                    Perché l’Italia avrà bisogno di Voi.
                    Perché tutti noi avremo bisogno di voi.
                    Per trovare chi la difenda e anche per guardarsi allo specchio, riconoscen-
               doci, con fierezza, in una delle sue componenti migliori.
                    Parlavo prima degli applausi della gente. Da Ufficiali, da Carabinieri, da
               donne e uomini dello Stato, quegli applausi non dovrete cercarli. Ma meritarli sì.
                    Sarà un percorso lungo, di cui questo giorno è solo una tappa; lungo è il
               cammino, ma so però che ce la farete.
                    Con questi sentimenti e con il rispetto che devo a Voi e ai Vostri sguardi,
               e alla storia che avete davanti a Voi e che costruirete, dichiaro aperto l’Anno
               Accademico 2022/2023.
                    Viva l’Arma dei Carabinieri!
                    Viva le Forze Armate!
                    Viva l’Italia!






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