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DOTTRINA




                  This contribution aims to provide a technical update on the phenomenon of  online hate speech,
             which in recent years has been popular on the most common social networks such as Facebook, Twitter,
             Youtube, Reddit and Instagram. In this paper we will present the common issues related to the automatic
             identification of  hate speech in texts, both from a human and a technological point of  view, underlining
             the relevance of  automatic approaches to evaluate a large amount of  information and to constantly monitor
             online hate speech texts. The main research topics presented in this article can be divided into three areas:
             “general debate on hate speech from an Italian and European regulatory point of  view”, “automatic iden-
             tification and classification of  hate speech by means of  machine learning strategies”, and “prevention and
             intervention to minimise the impact of  these phenomena on young people”.

                                             !
             SOMMARIO: 1. Premessa. - 2. L’hate speech nei social media. - 3. Affrontare l’hate speech online.
                       - 4. Rilevare automaticamente l’hate speech nei testi. - 5. Esempi di applicazioni.
                       - 6. Conclusioni.


             1.  Premessa
                  Il termine hate speech trova in italiano la sua naturale traduzione in “discor-
             so  di  incitamento  all’odio”  o  semplicemente  in  “discorso  d’odio”  e  vede  in
             Internet un ambiente fertile in cui proliferare e amplificare i propri effetti. Le
             difficoltà nel definire l’hate speech per mezzo di una definizione univoca, condi-
             visa e internazionalmente accettata, sono svariate e dipendono non soltanto
             dalla sfera giuridica di una nazione ma ancor prima da quella politica, filosofica
             e socio-culturale.
                  In Italia, così come anche a livello europeo, non esiste una definizione giu-
             ridicamente vincolante di questo fenomeno. La base da cui partire per avere una
             definizione di hate speech quantomeno condivisa a livello europeo venne prodot-
             ta dal Consiglio d’Europa nel 1997 grazie a una raccomandazione  in cui veni-
                                                                            (1)
             va presentato che i discorsi assoggettabili a hate speech sono tutte quelle “espres-
             sioni che diffondono, incitano, promuovono o giustificano l’odio razziale, la xenofobia, l’anti-
             semitismo o altre forme di minaccia basate sull’intolleranza - inclusa l’intolleranza espressa
             dal nazionalismo aggressivo e dall’etnocentrismo -, sulla discriminazione e sull’ostilità verso
             i minori, i migranti e le persone di origine straniera”.
                  Anteriormente al 1997, all’interno del quadro del diritto europeo e inter-
             nazionale, erano già state elaborate alcune definizioni di hate speech  ma la vera
                                                                            (2)
             (1)  Recommendation, no R. ‘of  the Committee of  Ministers to Member States on’ Hate Speech”. Adopted on
                  30 (1997).
             (2)  Articoli  19  e  20  dell’International  Covenant  on  Civil  and  Political  Rights,  (1966)  e  articolo  4
                  dell’International Convention on the Elimination of  Racial Discrimination, (1965).

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