Page 89 - Rassegna 2022-3
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DOTTRINA





                                                 La  riforma  Cartabia  tra

                                                 speranze e timori

                          Professore
                        Giorgio Spangher
                                      (*)


                     1. Costituisce un dato consolidato che il processo penale viva di equilibri
               instabili, legati all’evolversi delle dinamiche sociali, alla recrudescenza dei feno-
               meni  criminali,  al  riconoscimento  e  alla  espansione  di  diritti  individuali,  alle
               scelte variamente orientate della politica, al sopravvenire di decisioni interne,
               con effetti seppur diversamente vincolanti, e da pronunce sovranazionali.
                     Si tratta di spinte e controspinte che rendono problematica la lettura siste-
               matica d’un meccanismo come quello della disciplina dei meccanismi del pro-
               cesso penale e della struttura ordinamentale che invece richiederebbe una certa
               stabilità.
                     Si consideri poi che spesso le modifiche introdotte si orientano per la set-
               torialità della materia interessata dalla novellazione. Del resto una riforma com-
               plessiva, pur necessaria ormai, visto l’accavallarsi degli interventi, non sarebbe
               inopportuna, ma appare difficilmente realizzabile e proponibile.
                     Pur in questo contesto, seppur con i suoi limiti, non può non segnalarsi,
               seppur con cautela, il recente intervento riformatore di cui alla delega legge 134
               del 2021 e alla sua attuazione con il decreto legislativo in corso di pubblicazione
               nella Gazzetta Ufficiale.
                     Invero, pur consentendo una sua settorialità, la riforma - complice l’impe-
               gno connesso con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), non solo
               tocca molti aspetti significativi e nodali degli sviluppi procedimentali - ma pro-
               spetta nell’intersecarsi dei tre pilastri (sistema sanzionatorio, processo penale,
               giustizia riparativa) sui quali si regge la sua “filosofia” che - condivisa o meno -
               appare lineare e comprensibile.
                     Sono due le linee tra loro integrate lungo le quali si articola la riforma: la
               semplificazione del percorso processuale, superando le incrostazioni presenti


               (*)  Già Ordinario di Procedura Penale.

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