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CONTRASTARE I FENOMENI DI ODIO ONLINE
l’istantaneità della pubblicazione online dei propri pensieri. Grazie a que-
sta tipicità, condividere un pensiero con un individuo che si trova a grande
distanza è questione di secondi .
(7)
Nel corso degli ultimi anni Internet ha contribuito a dare vita a gruppi online
di persone in cui poter condividere interessi, attività o idee, con la conseguenza
che la libertà di espressione è stata amplificata come mai prima d’ora. Tali grup-
pi hanno contribuito a dare vita alle cosiddette echo chambers, o “camere di riso-
nanza”, ovvero ad ambienti in cui una persona entra in contatto soltanto con
informazioni, dati o opinioni che riflettono e rafforzano le proprie convinzioni.
In tali ambienti le fonti ufficiali non vengono accertate e le visioni dissimili dalle
proprie o concorrenti sono denigrate o censurate . La realizzazione più o
(8)
meno volontaria delle echo chambers ha offerto un terreno fertile per il fenomeno
dell’hate speech.
Lo scopo di questo articolo non è quello di fornire una definizione di hate
speech online/offline ma di trattare il problema da un punto di vista tecnico, intro-
ducendo una serie di metodologie informatiche attualmente utilizzate che
potrebbero supportare l’identificazione automatica dell’hate speech nei testi in
modo da valutare un numero elevato di informazioni e monitorare costante-
mente i contenuti.
A tal proposito, nella Sezione 2 tratteremo la presenza dell’hate speech nei
social media, mostrando da un punto di vista statistico quanto questo sia pre-
sente sulla rete.
Nella Sezione 3 saranno presentati i mezzi di contrasto adottati dalla
Commissione dell’Unione Europea e da organismi interforze, quale
l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad).
Nella Sezione 4 saranno introdotte alcune nozioni base sul funzionamen-
to dei sistemi automatici per l’individuazione di hate speech all’interno di un testo
e relative problematiche di implementazione.
Nella Sezione 5 saranno introdotti dei tool disponibili su Internet per l’in-
dividuazione di hate speech nei testi.
Infine, nella Sezione 6 presenteremo le nostre conclusioni sul fenomeno
e sul suo possibile contrasto anche mediante iniziative formative e culturali dif-
fuse tra i più giovani.
(7) A. BROWN, What is so special about online (as compared to offline) hate speech?, Ethnicities, vol. 18, no.
3, pagg. 297-326, Jun. 2018; G. GRAHAM, The Internet: a philosophical inquiry, Choice, vol. 37, no.
10, pagg. 37-5603-37-5603, Jun. 2000; R. A. POSNER, The Speech Market and the Legacy of
Schenck, in Eternally Vigilant, University of Chicago Press, 2018, pagg. 121-152.
(8) Camera dell’eco (media), in https://it.wikipedia.org/wiki/Camera_dell%27eco_(media), (con-
sultato il 21 febbraio 2022).
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