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DOMENICO DI PETRILLO




                                                            radio  portatili  individuali
                                                            dotati  di  auricolare  radio,
                                                            commutatore di trasmissione
                                                            e laringofono. Per sopperire a
                                                            eventuali difficoltà di collega-
                                                            mento  in  aree  lontane,  non
                                                            raggiungibili dal sistema o in
                                                            particolari condizioni, fummo
                                                            inoltre dotati di ponti ripetito-
                                                            ri radio collocati all’interno di
                                                            valigette ed altri sistemati nei
                                                            tetti delle autovetture.
                                                                 Per la gestione del siste-
                                                            ma  trasmissioni  suddetto,
                                                            unico tra i reparti dell’Arma,
                                                            ci  venne  assegnato  uno  spe-
                                                            cialista  in  trasmissioni,  sele-
                                                            zionato accuratamente per la
                                                            sua preparazione e inventiva,
                                                            al  quale  ben  presto  venne
                                                            affibbiato  il  nomignolo  di
                Generale di Divisione Carlo Alberto dalla Chiesa   “Archimede”  proprio  per  la
             (Fonte: Direzione dei Beni Storici e Documentali, fototeca album 13.1)
                                                            sua  particolare  abilità  nel
             rispondere tempestivamente a qualsiasi esigenza, assicurando la continuità di
             funzionamento del sistema. Anticipammo così, di qualche anno, la creazione di
             strutture tecniche analoghe all’interno dei reparti operativi.
                  Un’attenzione speciale era riservata anche alla scelta delle autovetture. Per
             ovvie ragioni “mimetiche”, davamo la preferenza a marchi e modelli inusuali
             rispetto  alle  normali  dotazioni  dell’Arma  territoriale,  concentrate  su  case
             costruttrici italiane. In sintesi, la combinazione della giusta mentalità, degli stru-
             menti appropriati e di una corretta pratica operativa che ricercava costantemen-
             te la massima efficacia, mantenendo un profilo che fosse il più basso possibile,
             contribuì in modo decisivo al consolidamento dell’esperienza della Sezione, e
             garantì risultati di grande livello.
                  Ma anche qui debbo ribadire che, al di là delle predisposizioni organizza-
             tive, fu il fattore umano, combinandosi in maniera veramente singolare, a essere
             la chiave di volta che consentì al reparto di portare a termine con successo la
             sua missione.

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