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DOTTRINA
avessero una predisposizione genetica alla criminalità: la cosiddetta sindrome
del super uomo .
(8)
Se questo è stato l’approccio puramente biologico al crimine, le teorie
sociobiologiche dell’epoca, ancora adesso alla base dello studio contemporaneo,
sono da ricollegarsi a Charles Darwin e alla sua teoria sull’evoluzione fondata
sulla lotta per la sopravvivenza dei più idonei come un impulso fondamentale
presente sia nella vita degli animali sia nella vita dell’uomo. Tuttavia se Darwin
si riferisce all’individuo, i sociobiologi - di cui Edward Wilson è l’esponente più
noto - si soffermano sullo studio sistematico delle basi biologiche di tutte le
forme di comportamento sociale, valide per ogni organismo, compreso l’uomo,
prendendo le mosse dal concetto di gene, selezione ed evoluzione . Secondo
(9)
tali discipline la condotta criminale rappresenterebbe la conseguenza della sele-
zione naturale che ha favorito i soggetti più aggressivi e violenti, per effetto
della spinta di quel gene trasmettitore degli schemi biologici relativi all’evoluzione
e alla sopravvivenza della specie.
In breve, per la sociobiologia il comportamento umano e le organizzazioni
sociali costituiscono il risultato dei processi di selezione naturale e di informa-
zione genetica .
(10)
Fermo il merito della sociobiologia per aver ricordato le basi biologiche
del comportamento umano e i tempi storici della sua trasformazione, nel
nostro DNA non può esservi posto per un destino delinquenziale già tracciato.
È pertanto impossibile che vi siano individui biologicamente o socio-bio-
logicamente predeterminati all’aggressività o addirittura forniti di un cromoso-
ma del crimine. Dunque, l’ipotesi della causa biologica della devianza non è
stata mai confermata, pur risultando avvalorata l’influenza dell’elemento
ambientale sul crimine .
(11)
(8) I. ROBERTSON, Sociologia, Zanichelli, Bologna [ed. orig. 1977], 1988, pag. 188. “L’interesse per
i fattori biologici si è riacceso recentemente, quando è stato scoperto che alcuni criminali vio-
lenti soffrono di un disordine cromosomico… i maschi normali hanno un corredo cromo-
somico XY, mentre questi criminali avevano un cromosoma in più che conferiva loro la com-
binazione XYY”; Corte d’Assise d’Appello di Trieste - Caso Bayout: predisposizione gene-
tica alla criminalità in www.biodiritto.org, 18 settembre 2009. Si tratta di un primo caso in
Italia, la Corte d’Assise d’appello di Trieste ha applicato una riduzione di pena nei confronti
di un soggetto imputato di omicidio, facendo riferimento alla perizia in base alla quale, a
causa della presenza di una variante genetica nel DNA, questi sarebbe stato predisposto a
comportamenti violenti.
(9) R. TRIVERS, Social evolution, Menlo Park, California: The Benjamin/Cummings Publishing
Company, Inc., 1985.
(10) E.O. WILSON, Sociobiologia, La Nuova Sintesi, Zanich, 1975.
(11) M.F. FRAGA, Le differenze epigenetiche si originano durante la vita di gemelli monozigoti, Proceedings
of the National Academy of Sciences, USA, 2005. Da molti anni si dibatte sulla relativa
influenza della natura e dell’ambiente sul nostro modo di essere. L’epigenetica fornisce
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