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DOTTRINA
Ancora, è stato spiegato il fenomeno della devianza attraverso le condizioni
sociali criminogene, considerando il comportamento deviante come il risultato
delle pressioni familiari e sociali; evidenziando, inoltre, come anche il carcere,
se mal utilizzato, non possa rispondere ai bisogni di prevenzione, ma al contrario
possa cristallizzare il soggetto all’interno di un ambiente criminale, sia dentro
sia fuori il “reclusorio”.
Sono state, da ultimo, elaborate teorie sulla costruzione sociale della
devianza sottolineando il contributo della società e l’effetto di alcune forme di
relazione interpersonale, negli scambi comunicativi e nelle manipolazioni attra-
verso cui un soggetto giunge ad essere definito deviante .
(4)
2. Il comportamento aggressivo e i suoi aspetti
Partendo dalle prime teorie, ovverosia quelle biologiche, secondo alcuni
filoni di ricerca, la devianza non rappresenterebbe un aspetto comune a tutti gli
uomini, bensì sarebbe una predisposizione caratterizzante solamente particolari
soggetti, biologicamente più inclini di altri a comportarsi in maniera aggressiva.
A questo proposito, molti studiosi hanno, nel corso del tempo, posto l’attenzione
sulla possibile esistenza di una relazione tra il comportamento aggressivo, gli
aspetti biologici e gli aspetti genetici.
È indubbio che le ricerche sulla relazione tra comportamento criminale e
fattori biologici abbiano costituito una base importante per l’analisi del com-
portamento delinquenziale, in particolare modo considerando anche il minore
e la formazione della sua personalità.
Approfondendo la problematica riguardo una (eventuale) predisposizione
biologica alla criminalità si sono, così, sviluppate diverse teorie che affrontano
il problema della criminogenesi alla luce delle cognizioni biologiche e natura-
listiche. Tra queste, le principali sono la teoria della predisposizione, quella
degli istinti e le più moderne teorie della sociobiologia e della psiconeurofi-
siologia.
Se la predisposizione è un termine medico che indica l’aumentata suscet-
tibilità di un individuo ad ammalarsi, nell’ambito criminologico il suo significato
mira a evidenziare alcuni elementi predisponenti la scelta delinquenziale.
L’agevolazione consisterebbe nel fatto che esistono condizioni biologiche a
rischio da considerarsi come elementi di vulnerabilità individuale. Nello specifico,
vi sarebbero individui, con particolari caratteristiche, capaci di aumentare le
probabilità di divenire delinquenti, rispetto ad altri soggetti.
(4) A.C. MORO, Manuale di diritto minorile, 3 ed., Zanichelli, Bologna, 20.
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