Page 71 - Rassegna 2022-1_2
P. 71

LEADERSHIP E DISIMPEGNO MORALE




                    Le persone possono disimpegnarsi moralmente in vari ambiti della pro-
               pria esistenza, da quello lavorativo a quello relazionale, e con diversi livelli di
               intensità; l’uso eccessivo del disimpegno morale può portare all’attuazione di
               condotte antisociali .
                                  (3)
                    Esso, inoltre, è una caratteristica peculiare dei soggetti psicopatici, i quali
               sono più facilmente in grado di ignorare la propria moralità, poiché il senso di
               colpa non è nella loro natura .
                                           (4)
                    È necessario, però, sottolineare che, come vedremo, non tutti i soggetti
               psicopatici sono criminali; infatti, è stata scientificamente dimostrata l’esistenza
               della cosiddetta “psicopatia di successo”, chiamata anche la psicopatia dei “col-
               letti bianchi”, ovvero di quelle persone che grazie al loro fascino, alle loro abilità
               manipolative, al loro modo di essere cinico e spregiudicato, riescono ad ottenere
               posizioni di potere e di prestigio nell’ambiente di cui fanno parte .
                                                                              (5)
                    Ciò non significa che tutti i leader che compiono azioni immorali siano psi-
               copatici, ma che, in alcuni contesti, è più facile rilevare alti livelli di tratti psico-
               patici all’interno delle modalità di leadership .
                                                         (6)
                    Inevitabilmente, la condotta del leader influenza quella dei suoi sottoposti,
               i quali, a loro volta, accettano, se non addirittura approvano, eventuali azioni
               immorali del leader. Il ruolo del disimpegno morale, in questa dinamica, risiede,
               da una parte, per quanto riguarda il leader, nell’utilizzo del proprio potere per
               ottenere dei vantaggi personali, talvolta danneggiando gli altri, e, dall’altra, per
               quanto riguarda i sottoposti, nell’utilizzo dei suoi meccanismi per obbedire più
               facilmente alle richieste immorali del leader, fino a sviluppare la credenza che,
               per essere un buon leader, sia necessario e consigliabile essere disposti a fare di
               tutto.


               2.  Il disimpegno morale
                    Il concetto di disimpegno morale consiste quindi nella capacità che l’essere
               umano possiede di disimpegnarsi dalle proprie autosanzioni di natura morale e,
               conseguentemente, di mettere in disparte i propri criteri morali, mantenendo,
               allo stesso tempo, un senso di integrità.
                    Albert Bandura, infatti, nel 1986, ha proposto la teoria sociocognitiva per
               trattare la natura morale umana.

               (3)  BANDURA, BARBARANELLI, CAPRARA, PASTORELLI, 1996.
               (4)  MCWILLIAMS, 2012; GLENN e RAINE, 2016.
               (5)  LILIENFELD, WATTS e SMITH, 2015; GLENN e RAINE, 2016.
               (6)  BABIAK, NEUMANN e HARE, 2010.

                                                                                         69
   66   67   68   69   70   71   72   73   74   75   76