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Intervento del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri
                                 Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi

                           ’inaugurazione dell’Anno
                           Accademico  è  un  pas-
                    Lsaggio           significativo
               della vita dell’Istituto, i cui protago-
               nisti sono gli Ufficiali frequentatori,
               che qui si preparano ai compiti che li
               attendono.
                    Quest’anno  l’evento  registra
               anche  la  partecipazione  di  oltre
               1.000  Carabinieri,  di  ogni  ruolo  e
               grado,  collegati  in  diretta  streaming
               dalle sedi di servizio che, simbolica-
               mente, rendono presente in questa
               aula l’intera Arma.
                    Oggi  vorrei  discostarmi  dalla
               consuetudine che vede, in questa cir-
               costanza,  il  Comandante  Generale
               illustrare lo “stato dell’Arma” e il rile-
               vante  apporto  dell’Istituzione  al
               sistema della sicurezza pubblica nazionale. Oggi mi rivolgo ai veri attori del futuro
               che ci attende: i giovani Carabinieri e, in particolare, gli allievi di questo Istituto.
                    A loro dobbiamo ogni attenzione, consapevoli delle sfide che li attendono.
               Sfide  insidiose  e  complesse,  risparmiate  alla  mia  generazione,  che  dovranno
               affrontare con determinazione per rendere ai cittadini un servizio esemplare.
                    Intendo proporre alcune brevi riflessioni su un tema decisivo: la centra-
               lità dei valori nell’azione istituzionale.
                    Senza una bussola etica nessuna strategia ha senso, specie nell’inedita sta-
               gione che stiamo vivendo. L’Italia, profondamente ferita dalla pandemia, pur
               perdurando le difficoltà, si è riscoperta vincente perché capace di una forza morale
               che ha unito comportamenti giudiziosi e competenze organizzative, potendo
               contare, anche in questa emergenza, sui “propri” Carabinieri.
                    Una prospettiva etica che si pone in continuità con gli sforzi del passato.
               Saluto con immensa stima i Comandanti Generali che mi hanno preceduto, lim-
               pidi esempi di stile militare per tutti noi, ringraziandoli di cuore per l’eredità di
               assoluta dedizione all’Italia che ci hanno lasciato.


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