Page 19 - Rassegna 2022-1_inserto
P. 19

CIBO E DIRITTI CULTURALI




                    In  questo  contesto,  pur  dovendosi  ammettere  una  certa  “funzionalità”
               dell’informazione e dell’educazione del consumatore rispetto alla realizzazione
               di fattori evidentemente più importanti quali la sua autonomia e la sua dignità,
               occorre comunque riconoscerne la natura di “diritto” in senso pieno e il loro
               ruolo nell’attuale fase di maturazione del mercato interno.
                    Non è, infatti, più possibile concepire i diritti dei consumatori come meri
               “strumenti” per la realizzazione delle libertà fondamentali, ma devono essere
               riguardati come fattori autonomi della realizzazione della persona ed elementi
               centrali del riconoscimento culturale collettivo.
                    In  questo  modo  l’interesse  del  consumatore  a  compiere  scelte  libere  e
               consapevoli viene a coincidere con quello collettivo a preservare il significato
               sociale  di  alcuni  prodotti  e  alcune  tradizioni  produttive,  sì  da  offrire  nuove
               chance alle istanze nazionali di ridefinizione dei confini fra libertà economiche,
               mercato interno e tutela delle vocazioni produttive nazionali.
                    Infatti, se l’esistenza di specifiche caratteristiche culturali o storico-produt-
               tive giustificano il diritto del consumatore a distinguere i prodotti “autentici” da
               quelli  “generici”  o  “volgarizzati”,  l’esigenza  di  “identificazione”  attraverso  i
               consumi in un mondo sempre più generico e globalizzato non può che passare
               attraverso la necessità di preservare la perpetuazione di certe abilità e vocazioni
               produttive in determinati luoghi geografici e sociali.
                    L’informazione  diventa,  così,  il  nuovo  vettore  di  giuste  rivendicazioni
               sociali, rinnovando su un piano diverso una sfida che ci vede contrapposti alle
               teorie ordoliberistiche sul libero mercato e la concorrenza deregolata.
                    La declinazione giuridica dei contenuti di questo nuovo “diritto” è compito,
               ovviamente, della politica, ma appare indispensabile che nelle diverse battaglie che
               vedono oggi impegnata l’enogastronomia nazionale (dall’etichettatura nutrizio-
               nale in front-pack all’origine, passando attraverso le varie forme di sounding e di
               volgarizzazione delle nostre tradizioni) chi ci rappresenta abbia ben chiaro il
               valore della posta in giuoco e la giusta via per rivendicare le nostre specificità
               storiche, culturali ed economiche.













                                                                                         17
   14   15   16   17   18   19   20   21   22   23   24