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DOTTRINA




                    Queste riflessioni, che portano diritti al cuore del sistema, ci inducono a
              riandare indietro nel tempo, a ricercare i temi fondamentali su cui impiantare un
              utile esercizio di controllo sulla gestione delle finanze pubbliche. Ad alcuni questo
              modo di ragionare potrebbe apparire anacronistico. E, invece, non lo è, se accet-
                                                                                                   (6)
              tiamo di condividere la riflessione secondo cui “il futuro ha un cuore antico” .
                    Esso si può qualificare come un richiamo etico a quel sistema di regole

              che impronta la cultura  di quanti operano, con maggior o minore successo
                                         (7)
              (che è tutto da stabilire), presso le Istituzioni superiori di controllo, negli altri
              Paesi democratici. Il che dovrebbe essere sufficiente per riannodare quel filo
              rosso che unisce idealmente le generazioni passate di Magistrati della Corte dei
              conti con quelle che, oggi, sono chiamate a restituire, con quella attività di con-
              trollo che porta alla luce forme inusitate di abnegazione e di grande impegno
              professionale, alle burocrazie la dignità del loro stare al servizio quotidiano della
              Nazione. Senza che ci debba essere alcuna preoccupazione nel dover fare inter-
              venire, ancora una volta, il Legislatore. In sostanza, si avverte da tempo solo un
              gran bisogno di ritornare nel territorio di quella che si suole chiamare l’“ordi-

              naria amministrazione”. Auspicio che è ben stato rappresentato nella
              “Relazione sull’attività della giustizia amministrativa” resa dal Presidente del
              Consiglio di Stato, Filippo Patroni Griffi, il 2 febbraio del 2021: «Alla politica e
              all’amministrazione il dovere di agire nella legalità in un quadro normativo chia-
              ro e ben definito, al giudice il dovere di rispondere con tempestività e compe-
              tenza alla domanda di giustizia. Per non apparire astratti: ridurre gli oneri ammi-
              nistrativi non necessari, superare la paura della firma, uscire quanto prima da un
              regime derogatorio, se non speciale, in materia di appalti…».



              2.  Il richiamo ai “fondamentali” del controllo indipendente esterno. I
                  precetti della “Dichiarazione di Lima” (1977)
                    Nel 1977, ben quindici anni prima che fosse svelato, nel 1992, all’opinione
              pubblica l’intreccio di interessi che avrebbe cambiato il sistema di governo della
              Repubblica in Italia, era stata elaborata, in uno degli incontri che sono organizzati,
              ogni due anni, dall’INTOSAI, l’Organizzazione internazionale delle Istituzioni
              superiori di controllo, posta sotto l’egida dell’OCSE (che è l’Agenzia dell’ONU
              che si occupa dei temi dello sviluppo economico mondiale), la cosiddetta
              “Dichiarazione di Lima sui principi-guida del controllo delle finanze pubbliche”.


              (6)   Secondo libro di viaggi di Carlo Levi pubblicato nel 1956.
              (7)   V. Rosario SCALIA (a cura di), La cultura del controllo indipendente nell’ordinamento italiano, Ed.
                    Cacucci, Bari, 2020, pagg. 270.

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