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AGRO ECO AMBIENTE




              1.  Premessa
                    Il tema della tutela dell’ambiente ha cominciato a suscitare l’interesse delle
              comunità locali e degli attori politici dai primi anni del 1970. Le ragioni per cui
              la conservazione della natura è divenuta una questione politica, socio-economica
              e scientifica proprio a partire da questo periodo storico non sono condivise
              unanimemente dagli studiosi; tuttavia, essi concordano nell’affermare che, alcuni
              fattori come la pressione delle attività umane sull’ambiente conseguente all’au-

              mento della popolazione, al consumo di risorse e alla crescita economica, abbiano
              inciso più di ogni altra variabile.
                    Ancora oggi, il binomio sviluppo economico e tutela dell’ambiente è al
              centro del dibattito in molti Paesi e conduce inevitabilmente a riflessioni e a ini-
              ziative, specie a livello locale intra-statale, in ragione delle misure da adottare al
              fine di realizzare entrambi gli scopi.
                    In quest’ottica, nelle aree naturali protette, gli obiettivi di conservazione e
              di valorizzazione delle risorse naturali, culturali ed economiche, devono neces-
              sariamente prevedere strategie di pianificazione territoriale le cui finalità siano
              ispirate a modelli di sviluppo sostenibile. Eppure, nel percorso sinuoso di questa

              crescita doverosamente sincronizzata, risulta decisivo il ruolo degli organi di
              governo delle istituzioni naturali poiché, talvolta, essi appaiono poco indipen-
              denti ed autonomi rispetto alle prerogative degli enti territoriali (Regioni,
              Province e Comuni) in cui ricade il perimetro delle aree. Si tratta di un aspetto
              sostanziale che mette in luce alcune problematiche nel delicato rapporto tra le
              Amministrazioni territoriali, a cui è riservata ope legis la linea di indirizzo politico
              generale, e le governance delle aree naturali protette, a cui spetta invece la respon-

              sabilità di gestione.
                    Tutto ciò perché con l’istituzione degli organi di gestione delle aree natu-
              rali si realizza sic et simpliciter un trasferimento della sovranità, soprattutto da
              parte dei Comuni, relativamente ad alcune finalità istituzionali (tutela delle
              risorse naturali, valorizzazione del patrimonio storico-culturale e architettonico,
              sviluppo della ricerca scientifica in materia ambientale, divulgazione della cultura
              e dell’educazione ambientale) che, molto spesso, generano situazioni di conflit-
              tualità.
                    A titolo esemplificativo, si pensi alla progettazione o all’esecuzione di
              opere infrastrutturali pensate dalle Amministrazioni ricadenti nel territorio delle

              aree naturali protette o nelle immediate vicinanze, ritenute contrarie o non ade-
              guate rispetto alle finalità e/o alle normative vigenti ed eccepite in sede di valu-
              tazione dall’ente di gestione, o da altri enti territoriali, o ancora dalle associazioni
              e dai cittadini residenti.


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