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INSERTO



             delittuose, ogni tipologia di materiale biologico può essere depositata, e la sua
             caratterizzazione può avere profonde implicazioni investigative e dibattimentali.
                  Ciò è vero in particolare per il liquido seminale che rappresenta il materiale
             biologico oggetto delle più approfondite ricerche e della necessaria caratterizza-
             zione biologica.
                  La sicura caratterizzazione di una traccia, tuttavia, è inficiata da molteplici
             criticità.
                  ➣ Non per tutte le tracce, come abbiamo visto, sono stati scoperti marca-
             tori tessuto-specifici (unicamente presenti in quel fluido), per cui non esistono
             test confermativi per tutti i fluidi biologici possibili ma, attualmente, solo per
             liquido seminale, saliva, sangue, urina e, recentemente, fluido mestruale. Per
             altre tipologie di tracce, quali il secreto vaginale, il DNA da contatto, il sudore
             o le feci risulta caratterizzata da importanti profili di aspecificità .
                                                                          (50)
                  ➣ I marcatori proteici tessuto-specifici sono spesso sensibili alle condizio-
             ni ambientali in cui si trovano per cui possono andare incontro a deperimento
             a causa di agenti fisici (luce, calore, umidità, ecc.), chimici (detergenti, disinfet-
             tanti, pH, ecc.) e della esposizione all’esterno del corpo in condizioni non fisio-
             logiche .
                   (51)
                  ➣ Le  prestazioni  analitiche  dei  test  comunemente  impiegati  nell’attività
             operativa di biologia forense e, in particolare, la sensibilità, non sono talvolta
             adeguate alle condizioni di degradazione e di scarsità di materiale in cui versano
             le tracce biologiche.
                  ➣ L’effettuazione dei test specifici comporta comunque un utilizzo di una
             parte della traccia che, se è estremamente esigua, potrebbe non risultare più suf-
             ficiente per la tipizzazione del DNA .
                                                (52)
                  Per  cercare  di  superare  o  comunque  di  mitigare  tali  problematiche  da
             diversi anni sono in atto studi sperimentali. Queste sperimentazioni sono volte
             a mettere a punto nuove metodiche di biologia molecolare, indipendenti dai


             (50)  L’identificazione certa di tali tracce risulta, quindi, impossibile con i test immunologici dispo-
                  nibili, soprattutto per l’assenza e l’importante e imponderabile variabilità di marcatori biolo-
                  gici specifici, stabili e in adeguata quantità in esse presenti.
             (51)  La perdita della integrità strutturale e conformazionale delle proteine può condurre alla inca-
                  pacità dei test immunologici di rilevarle. Quando ad esempio, tamponi intracorporei vengo-
                  no effettuati, a seguito di violenza, non nell’immediatezza dei fatti, ma a distanza di giorni,
                  si può verificare un deperimento più accentuato delle molecole proteiche rispetto al DNA
                  (che, nelle cellule spermatiche, è molto resistente al deperimento). In tali casi si potrà otte-
                  nere un profilo del DNA utile, ma non si riuscirà a caratterizzare la natura della traccia da
                  cui esso deriva.
             (52)  Tale problematica si accentua ulteriormente nei casi in cui una stessa traccia biologica debba
                  essere sottoposta a più test differenti per verificare se ad essa abbiano contribuito materiali
                  biologici eterogenei (nei casi di misture, ad esempio, saliva/sperma).

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