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IL RUOLO DELLA BIOLOGIA E DELLA GENETICA FORENSE
NELL’ASSISTENZA ALLE VITTIME DI VIOLENZA
Figura 6
La caratterizzazione orientativa mediante test presuntivi (immagini 1 e 2) e specifica mediante test
confermativi (immagini 3 e 4) della natura biologica della traccia. Immagine 1: test presuntivo per il
materiale ematico a base di tetrametilbenzidina. Immagine 2: test presuntivo per il materiale ematico a
base di Luminol. Immagine 3: test confermativo per materiale spermatico tramite rilevazione di Sg.
Immagine 4: test confermativo per materiale spermatico tramite rilevazione di PSA (immagine 2
tratta da: A. BERTI, F. BARNI, A. PACE, Le analisi delle macchie di sangue sulla scena del crimine. Una guida
pratica e teorica sul BPA, Edi-Ermes, Milano, 2011).
Essi consentono la diagnosi di alcuni fluidi biologici umani, mediante la
rilevazione, quanto più specifica e sensibile, di una o più marcatori biologici
tipicamente presenti in quel materiale biologico in grande concentrazione e
scarsamente presenti, o addirittura assenti, in altre sostanze, di natura biologica
e non biologica (organica e inorganica).
In linea generale i test presuntivi presentano un minor livello di specificità
rispetto ai test confermativi, ma se ne differenziano solitamente perché dotati di
un maggiore limite di rilevazione. Inoltre quasi tutti i test presuntivi consentono
di mantenere praticamente inalterata la traccia da testare, conservandone l’inte-
grità strutturale e dimensionale, in quanto per la loro effettuazione è solitamen-
te richiesta una quantità minimale di campione. Di contro i test confermativi
hanno il rilevante vantaggio di fornire, con elevata attendibilità, esiti certi della
natura della traccia biologica, sebbene non per tutte le tipologie di tracce esista-
no test con queste caratteristiche di specificità.
Nei reati di violenza sessuale i test presuntivi e confermativi trovano un lar-
ghissimo impiego dovuto al fatto che, come già ricordato, in queste fattispecie
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