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IL RUOLO DELLA BIOLOGIA E DELLA GENETICA FORENSE
NELL’ASSISTENZA ALLE VITTIME DI VIOLENZA
Nel caso degli spermatozoi l’obiettivo della ricerca microscopica è quello
di individuare gli elementi cellulari (o i frammenti cellulari) di interesse, metter-
ne in evidenza morfologia e dimensioni (testa e coda dello spermatozoo), il
numero e il rapporto con la componente epiteliale in caso di tamponi vaginali,
orali o rettali . Nel caso delle formazioni pilifere il microscopio potrà consen-
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tire, mediante verifica delle caratteristiche cromatiche, soprattutto di pigmenta-
zione, e morfo-strutturali, prevalentemente l’osservazione di una radice e la
suddivisione dello stelo in cuticola, corticale e midollo (assenti nelle fibre di sin-
tesi) e valutazione dell’indice midollare , la differenziazione delle formazioni pili-
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fere di natura umana da quelle animali non umane dalle fibre di natura sintetica.
Inoltre l’osservazione microscopica è funzionale anche a comprendere, nel caso
delle formazioni pilifere umane, la loro fase evolutiva (anagen, catagen e telogen),
utile per le successive strategie di analisi di tipizzazione del DNA.
Le lampade forensi (forensic light sources), sono dispositivi ad emissione di luce
in grado di emettere onde elettromagnetiche monocromatiche nell’intervallo
dell’ultravioletto (UV), del visibile (VIS) e dell’infrarosso (IR). La funzione
delle lampade è quella di facilitare sia sulla scena del crimine (in cui rappresen-
tano i dispositivi più utilizzati), che nel laboratorio, la ricerca, l’osservazione e
la documentazione video-fotografica dei materiali biologici, in particolare
quando essi si presentano allo stato latente cioè non chiaramente distinguibili
ad occhio nudo o mediante gli stereoscopi dalla superficie su cui sono deposi-
tate. Il loro principio di impiego è basato sul fatto che praticamente tutti i
materiali biologici, contenendo biomolecole (soprattutto proteine e altri com-
posti non proteici come vitamine, porfirine, ecc.) manifestano proprietà di fluo-
rescenza intrinseca (autofluorescenza) evidenziabile con una esposizione a luce ad
una o più specifiche lunghezze d’onda, solitamente collocate nell’intervallo
dell’UV e del visibile .
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(43) Mentre un esito positivo è correlabile inequivocabilmente alla presenza di liquido seminale,
un eventuale esito negativo non consente di escludere la presenza di liquido seminale nella
traccia per una serie di motivi di natura circostanziale (assenza di eiaculazione, degradazione
delle componenti cellulari, ecc.) o patologica (soggetti oligospermici, azoospermici o vasec-
tomizzati).
(44) Il diametro del midollo è un parametro di notevole importanza in quanto il suo rapporto per-
centuale con il diametro totale dello stelo (indice midollare), costituisce il più importante criterio
di valutazione per la diagnosi di appartenenza alla specie umana. Nell’uomo, infatti, l’indice
midollare raggiunge al massimo il valore del trenta per cento, contrariamente a quello che
accade nelle rimanenti specie animali per le quali il valore di tale parametro risulta superiore.
(45) L’irraggiamento delle tracce biologiche con luce a lunghezze d’onda comprese tra circa 380
e 530 nm (luce violetta-blu-verde) determina un’emissione per fluorescenza di colore violetta
e/o giallo-azzurra rilevabile in condizioni di buio completo e mediante l’impiego di speciali
filtri ottici in banda passante (occhiali), che selezionano la sola luce di emissione in fluore-
scenza che deriva appunto dal materiale biologico.
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