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                                             STUDI MILITARI























                             Il cacciatorpediniere Carabiniere in navigazione con mare calmo
                                 (Archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare, Roma)
                    Il  13  seguente  vennero  segnalati  dei  movimenti  navali  britannici  nel
               Mediterraneo orientale e fu deciso di intercettare le unità della Royal Navy facen-
               do salpare da Taranto i caccia della X e della XIII Squadriglia, gli incrociatori
               della VII Divisione con l’appoggio temporaneo della corazzata Duilio al coman-
               do dell’ammiraglio di squadra Carlo Bergamini, che si sarebbero uniti ai caccia
               dell’XI Squadriglia e agli incrociatori della III Divisione partiti da Messina agli
               ordini  dell’ammiraglio  di  divisione  Angelo  Parona.  Il  Carabiniere  con  le  altre
               unità lasciò la base pugliese alle 18:35 del 14 febbraio e alle 19:55 Bergamini
               ricevette  l’ordine  di  rientrare  a  Taranto  con  la  Duilio  e  i  caccia  Maestrale e
               Scirocco .
                      (78)
                    Le altre unità proseguirono la navigazione e alle 08:58 del giorno seguente
               si unirono a quelle salpate da Messina e cominciarono a pendolare in una zona
               a sud-est di Malta perché nel frattempo era stato appurato che i britannici sta-
               vano inviando un convoglio fortemente scortato di tre mercantili per rifornire
               l’isola (Operazione “M.F.5”). Esso fu attaccato da aerei dell’Asse che colpirono
               i tre piroscafi obbligando i britannici ad autoaffondarne un paio e a dirottare il
               terzo seriamente danneggiato a Tobruk .
                                                     (79)
                    Alle 04:45 del 16 febbraio la formazione italiana, che ancora pattugliava le
               acque vicino a Malta, fu illuminata improvvisamente da alcuni bengala a cui
               seguì un attacco di aerosiluranti che non provocò danni grazie all’attivazione dei
               nebbiogeni e alla pronta manovra delle unità della Regia Marina.
               (78)  Ivi,  Scontri  navali  ed  operazioni  di  guerra,  busta  49:  lettera  dell’ammiraglio  di  squadra  Carlo
                    Bergamini a Supermarina tramite e per conoscenza a Littorio per Forze Navali redatto a
                    bordo  della  Duilio  il  16  febbraio  1942,  con  n.  di  protocollo  115  SRP  e  avente  oggetto
                    “Rapporto di missione”.
               (79)  A. SANTONI, F. MATTESINI, La partecipazione tedesca alla guerra aeronavale nel Mediterraneo (1940-1945),
                    Roma, Dell’Ateneo e Bizzarri, 1980, pagg. 156-158.
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