Page 175 - Rassegna 2021-2
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                  LA RESPONSABILITÀ INTERNAZIONALE PER I DANNI CAGIONATI DA OGGETTI SPAZIALI



                       Gli accordi contengono principi per la cooperazione nell’esplorazione civile
                  e nell’utilizzo di Luna, Marte, comete e asteroidi per fini pacifici e si richiamano
                  al più generale quadro dei trattati ONU che hanno ottenuto maggiore successo
                  in termini di ratifiche, tra cui quelli del 1967 e del 1972, sviluppandone le regole,
                  con effetto tra le parti coinvolti, in vista delle prossime tappe dell’esplorazione del
                  cosmo. Vi sono più volte riferimenti alla presenza di partner commerciali privati
                  e si promuovono l’estrazione e l’utilizzo delle risorse spaziali, secondo criteri di
                  sicurezza e sostenibilità delle attività, precisando che tali operazioni e i contratti e
                  altri  strumenti  giuridici  impiegati  devono  essere  conformi  con  i  principi  del
                  Trattato del 1967 e non comportare appropriazione nazionale di corpi celesti,
                  come da questo vietato. Per le problematiche della responsabilità (liability), come
                  per altre, la sezione 2 rinvia a successivi strumenti bilaterali di cooperazione tra gli
                  Stati contraenti. Due altre sezioni sono però particolarmente rilevanti in tema di
                  responsabilità, in quanto volte a cercare di prevenire ed evitare il fatto dannoso.
                  La sezione 12 è opportunamente volta all’attenuazione della minaccia dei detriti
                  vaganti in orbita, richiedendosi l’adozione di misure appropriate in tutte le fasi
                  della missione. Più problematica è invece la sezione 11, pur intitolata al proposito
                  di evitare conflitti nelle attività spaziali. Oltre a prevedervisi, tra l’altro, l’astensio-
                  ne degli Stati firmatari da ogni azione che possa creare pericolose interferenze tra
                  le rispettive attività spaziali svolte in conformità degli Accordi e scambi d’infor-
                  mazioni sul luogo e la natura delle operazioni per evitare tali interferenze, si sta-
                  bilisce la creazione di safety zones temporanee (che gli altri contraenti sono tenuti a
                  rispettare), comunicando le attività che vi si svolgono e coordinandosi con ogni
                  soggetto interessato. Queste sarebbero aree in cui ipotetiche operazioni di una
                  rilevante attività o un evento anomalo potrebbero ragionevolmente causare inter-
                  ferenze pericolose, dalle dimensioni e dall’ambito da determinarsi, comportando
                  esigenze di coordinamento, secondo la natura delle operazioni e l’ambiente in cui
                  esse sono realizzate. Malgrado il richiamo del testo al rispetto del principio del
                  libero  accesso  a  tutte  le  aree  dei  corpi  celesti  e  degli  altri  principi  sanciti  dal
                  Trattato del 1967, resta da vedersi con quali modalità gli Stati firmatari intendano
                  effettivamente  applicare  la  costituzione  e  la  protezione  di  queste safety  zones e
                  quanto il resto della comunità internazionale sarà disposta ad accettare tali moda-
                  lità, anche in relazione al divieto di appropriazione nazionale dello spazio .
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                  (37)  Cfr. F. VON DER DUNK, The Artemis Accords and the Law. Is the Moon ‘back in business’?, in The
                       Big  Q:  Project  for  Public  Interest  Media  (University  of   Auckland),  articolo  del  2  giugno  2020,
                       https://www.thebigq.org/2020/06/02/the-artemis-accords-and-the-law-is-the-moon-back-
                       in-business/; J. W. NELSON, The Artemis Accords and the Future of  International Space Law, in
                       ASIL Insights, vol. 24, issue 31, 10 dicembre 2020. Sulle preoccupazioni del mondo scienti-
                       fico in merito alle conseguenze degli Accordi Artemis, v. A. BOLEY, M. BYERS, U.S. policy puts
                       the safe development of  space at risk, in Science, vol. 370, issue 6513, 2020, pagg. 174-175.
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