Page 85 - Rassegna 2020-1
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ECO AMBIENTE





                                                 L’ambiente come “bene

                                                 comune” al centro della
                          Colonnello
                        Marco PUCCIATTI          politica             dell’Unione
                  Comandante Provinciale Carabinieri
                                                                (*)
                           di Modena             Europa




                                                 Abstract

                     L’azione dei fattori climatici ed ambientali e l’intervento dell’uomo sui beni naturali
               comuni hanno aumentato la debolezza degli ecosistemi, innalzando la soglia di povertà e
               favorendo la conflittualità nelle aree più destabilizzate del mondo. Tutto questo spinge
               all’emigrazione masse enormi di persone disperate che sono costrette ad affidarsi alle reti
               criminali locali, spesso collegate con i gruppi terroristici, per lasciare i propri Paesi diretti
               verso le aree più sicure della Terra.
                     Dal 1972 la Comunità internazionale sta agendo a tutela dei valori ambientali ed ha com-
               preso l’importanza di dotarsi di una rete globale di attori in grado di governare i beni comuni
               (i global commons) e di contrastare le iniziative dei gruppi criminali che, intuite le enormi oppor-
               tunità economiche, sfruttano l’ambiente e le risorse naturali quale volano dei loro traffici.
                     Cresce il ventaglio degli strumenti di cooperazione internazionale, migliora il dialogo
               ai quattro angoli del mondo tra giudici e forze di polizia, si scambiano dati ed esperienze
               apprese nel tentativo di porre un freno alle nuove insidie criminali.
                     Nel presente contributo viene affrontato il tema dei “beni comuni” (acqua, aria,
               fauna, ecc.), che vanno preservati nell’interesse delle generazioni presenti e future in nome
               della cosiddetta democrazia ambientale. Vengono, dunque, illustrate alcune delle soluzioni
               scelte per rendere sostenibile lo sviluppo delle comunità, soluzioni che passano anche
               attraverso gli ambiziosi standard di sviluppo sostenibile fissati a Parigi nel 2015, modificando
               i  modelli  produttivi  e  i  sistemi  economici  e  ripensando  alle  abitudini  quotidiane.  Un
               approfondimento è riservato alla questione dei cambiamenti climatici e all’analisi della
               politica ambientale dell’Unione Europea.


               (*) Articolo sottoposto a referaggio anonimo.

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