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L’IMPORTANZA DELLA COMPARAZIONE
NELLA FORMAZIONE DEL GIURISTA CONTEMPORANEO
Una prima considerazione riguarda, in particolare, le attività investigative
svolte in veste di polizia giudiziaria. Determinate tipologie di reati hanno una
spontanea vocazione transfrontaliera. È il caso, per esempio, della grande crimi-
nalità economica, dai reati finanziari tipicamente propri dei “colletti bianchi” ai
veri e propri traffici illeciti delle organizzazioni criminali internazionali, che susci-
tano il massimo allarme sociale. Le intense attività d’indagine volte alla repressio-
ne di questi reati, talvolta effettuate in sinergia con gli investigatori di altri Paesi,
richiedono spesso un’ampia congerie di conoscenze di diritto straniero: diritto
penale, bancario e finanziario, legislazioni antimafia e antiriciclaggio, procedura
penale, ordinamento giudiziario e delle forze di polizia, ecc. Naturalmente, non
sono competenze che un generico corso di diritto comparato è, di per sé, in
grado di fornire preventivamente. Ma esso può fornire gli strumenti per non per-
dersi nel labirinto di un diritto straniero e per non cadere nei più grossolani frain-
tendimenti: sia dotando l’operatore delle Forze di Polizia di una visione d’insieme
degli ordinamenti giuridici stranieri, ossia le coordinate fondamentali per inqua-
drare e comprendere in un sistema organico le disposizioni giuridiche evocate,
sia consolidando un metodo d’indagine idoneo a un efficace orientamento, vera
e propria bussola nella ricerca. Ancora, una formazione (anche) giuscomparativa
abitua ad approcciare il dato giuridico in connessione con il dato sociale, a inter-
rogarsi problematicamente sulla concreta funzione da cui è scaturita una norma
per comprendere l’effettivo significato di quella norma in una determinata cul-
tura giuridica e in un determinato contesto economico e sociale... nonché l’effet-
tivo significato in quel contesto della violazione o dell’aggiramento di tale norma;
per esempio per comprendere come concretamente le organizzazioni criminali
vi operino. Una tale attitudine appare, quindi, una componente indispensabile
per la comprensione del diritto straniero necessaria per realizzare indagini tran-
sfrontaliere e una proficua collaborazione con forze di polizia estere, laddove
una mera lettura, eventualmente tradotta, della norma dell’altro ordinamento,
senza un suo inserimento in un quadro sociale, potrebbe essere alla base di
gravi equivoci, suscettibili di compromettere l’esito dell’indagine.
Un’altra osservazione può inoltre investire tanto l’azione di repressione
dei reati quanto quella, preventiva, di pubblica sicurezza. Le vicende prima della
colonizzazione, poi della globalizzazione sono all’origine dell’afflusso in
Occidente di un numero considerevole di cittadini stranieri, molti dei quali
immigrati permanentemente, dopo avere trascorso una parte più o meno lunga
della loro vita soggetti a un sistema di norme differente, talvolta anche molto
distante. Naturalmente, la cittadinanza straniera non esime minimamente dal
dovere di conoscere e rispettare in tutto e per tutto la legge nazionale durante
il proprio soggiorno.
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